Di seguito, l'elenco delle maggiori case editrici incluse nella nostra distribuzione.
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Conosciamo gli autori
Michela Marzano
Maria Michela Rosa Marzano (Roma, 20 agosto 1970) è una saggista, opinionista e politica italiana. Nipote del giurista Arturo Marzano (1897-1976), che lei scoprirà soltanto in età matura essere stato un fascista della prima ora, ha studiato all'Università di Pisa e alla Scuola normale superiore. Dopo aver conseguito il perfezionamento in Filosofia alla Normale e in Bioetica alla Università degli Studi di Roma "La Sapienza" è diventata docente all'Università di Parigi V: René Descartes, dove insegna tuttora. Ha diretto il Dipartimento di scienze sociali della Sorbona, prima di diventare deputata per il Partito Democratico. Autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica, ha curato il Dictionnaire du corps (PUF, 2007).
Si occupa di filosofia morale e politica e, in particolar modo, del posto che occupa al giorno d'oggi l'essere umano, in quanto essere carnale. L'analisi della fragilità della condizione umana rappresenta il punto di partenza delle sue ricerche e delle sue riflessioni filosofiche. Nel 2014 ha vinto il premio letterario Bancarella con il volume L'amore è tutto. È tutto ciò che so dell'amore edito da UTET. Nel 2022 è stata insignita del Premio Supermondello per il romanzo Stirpe e vergogna. Alle elezioni politiche in Italia del 2013 viene eletta alla Camera dei deputati, nella circoscrizione Lombardia 1, nelle liste del Partito Democratico.
Il 4 maggio 2015 in dissenso dal proprio gruppo non vota l'Italicum, la nuova legge elettorale approvata dalla Camera dei Deputati. Il 24 febbraio 2016 dichiara che, in caso la legge sulle unioni civili passi privata della possibilità di adozione del figlio del partner di coppie omosessuali, uscirà dal PD. Il 12 maggio 2016 abbandona definitivamente il PD in polemica per la suddetta questione, passando quindi al Gruppo misto ma continuando a sostenere la maggioranza.
Il 21 settembre 2017 aderisce come indipendente alla componente del Gruppo misto "Partito Socialista Italiano (PSI)-Liberali per l'Italia (PLI)-Indipendenti". Ad ottobre vota a favore della legge Rosato, nuova legge elettorale, ma non vota la fiducia. Non è ricandidata alle elezioni del 2018. In seguito alla non ricandidatura, Michela Marzano è ritornata all'attività accademica. Dal 2019 è editorialista del quotidiano la Repubblica; a partire dal 2020 scrive anche su La Stampa.
Michela Murgia
Michela Murgia (Cabras, 3 giugno 1972 – Roma, 10 agosto 2023) è stata una scrittrice, drammaturga, blogger, opinionista e critica letteraria italiana, autrice del romanzo Accabadora vincitore dei premi Campiello, Dessì e SuperMondello.
Ha frequentato l'istituto tecnico commerciale. Fra le varie esperienze lavorative svolte prima di dedicarsi all'attività di scrittrice, rientrano quella di insegnante di religione nelle scuole, per sei anni, di venditrice di multiproprietà, di operatrice fiscale, di dirigente amministrativa in una centrale termoelettrica e quella di portiera notturna. Nel suo primo libro, Il mondo deve sapere, dapprima concepito e praticato come un blog, ha raccontato in chiave satirica la realtà degli operatori di telemarketing all'interno del call center di un'importante multinazionale (Kirby Company), descrivendo lo sfruttamento economico e la manipolazione psicologica a cui sono sottoposti tali lavoratori precari. Dal libro è stata tratta l'opera teatrale Il mondo deve sapere (di David Emmer, con Teresa Saponangelo) e ha ispirato la sceneggiatura del film Tutta la vita davanti di Paolo Virzì con Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Elio Germano, Valerio Mastandrea e Massimo Ghini.
Di formazione cattolica, è stata animatrice nell'Azione Cattolica come referente regionale del settore giovani. Ha ideato uno spettacolo teatrale rappresentato nella piana di Loreto al termine del pellegrinaggio nazionale dell'Azione Cattolica del settembre 2004, al quale ha assistito anche papa Giovanni Paolo II. Aveva un blog, Il Mio Sinis, nel quale descriveva, anche con fotografie, la penisola del Sinis. Nel 2007 è già, con un suo scritto, tra i 42 scrittori riuniti da Giulio Angioni in Cartas de logu: scrittori sardi allo specchio. Nel 2008 pubblica per Einaudi Viaggio in Sardegna, una guida letteraria a luoghi meno noti dell'isola. Nel 2009 pubblica, sempre per Einaudi, il romanzo Accabadora, una storia che intreccia nella Sardegna degli anni cinquanta i temi dell'eutanasia e dell'adozione. Il romanzo è uscito in traduzione tedesca nel 2010 per l'editore Wagenbach. Nel 2011 il free climber Maurizio Zanolla, in arte Manolo, ha intitolato al romanzo Accabadora un settore di arrampicata a Gutturu Cardaxius, da lui aperto in Sardegna con Bruno Fonnesu.
Con Accabadora ha vinto la sezione narrativa del Premio Dessì nel 2009. Questo romanzo esce anche in audiolibro, con la voce della stessa autrice, per la Emons Audiolibri. Nel 2010 si aggiudica anche il SuperMondello nell'ambito del Premio Mondello e il Premio Campiello. Nel 2011 pubblica, per Einaudi, Ave Mary. E la chiesa inventò la donna. Dal libro hanno tratto ispirazione i Punkreas per il testo Santa Madonna, scritto per Fedez e contenuto nell'album Mr. Brainwash del 2013.
Nel 2012, sempre da Einaudi, pubblica L'incontro e un racconto all'interno dell'antologia Presente (AA.VV.). Sempre nello stesso anno, per conto di Caracò Editore, pubblica, all'interno dell'antologia Piciocas. Storie di ex bambine dell'Isola che c'è, il racconto L'aragosta. Nel 2013 ha pubblicato per Laterza il pamphlet contro il femminicidio scritto a quattro mani con Loredana Lipperini e intitolato L'ho uccisa perché l'amavo: falso! Nell'ottobre del 2015 esce per Einaudi il romanzo Chirú. Nella primavera del 2016, ancora per Einaudi, dà alle stampe il pamphlet Futuro Interiore sui temi dell'identità, del potere e della democrazia. Nella stagione televisiva 2016-17 partecipa alla trasmissione Quante storie di Rai 3 con una rubrica quotidiana di recensioni letterarie e consigli librari. Dal 30 settembre 2017 al 4 novembre 2017 ha condotto, il sabato pomeriggio su Rai 3, Chakra.
Nel 2018 ha pubblicato per Marsilio il memoir letterario L'inferno è una buona memoria, ispirato al romanzo Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley. Due mesi dopo viene dato alle stampe per i tipi di Einaudi il pamphlet politico Istruzioni per diventare fascisti, che viene tradotto in cinque lingue. Nel febbraio del 2019 esce per le edizioni Adriano Salani la raccolta di storie illustrate Noi siamo tempesta, che nello stesso anno vince il premio Morante e la menzione speciale della giuria del premio Andersen.
Nel 2019, in collaborazione con Chiara Tagliaferri, pubblica per Mondadori la raccolta di racconti biografici Morgana, storie di ragazze che tua madre non approverebbe, tratto dall'omonimo podcast della piattaforma Storie Libere che le due autrici realizzano insieme dal 2018. Nello stesso anno contribuisce all'antologia Le nuove Eroidi per Harper Collins, con il racconto Elena. Dal settembre 2019 all'agosto del 2020 ha condotto a Radio Capital, insieme ad Edoardo Buffoni, la trasmissione serale quotidiana TgZero, fino al gennaio 2019 condotta da Vittorio Zucconi.
Il 7 dicembre 2020 Michela Murgia è stata invitata ad aprire, con un discorso introduttivo, la prima del Teatro alla Scala di Milano, svoltasi a porte chiuse per l'emergenza Covid e trasmessa in televisione. Dal gennaio 2021 cura L'Antitaliana, la storica rubrica de L'Espresso nata negli anni '80 e curata prima da Giorgio Bocca e poi da Roberto Saviano; Michela Murgia è la prima donna a firmare questa rubrica.
Il 6 maggio 2023, in un'intervista al Corriere della Sera, dichiara di essere malata di cancro ai reni al quarto stadio con metastasi ai polmoni, alle ossa e al cervello e che le restano pochi mesi da vivere.
Il 15 luglio 2023, a seguito dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute, ha sposato in articulo mortis l'attore e regista Lorenzo Terenzi, anche come atto di denuncia delle carenze legislative italiane sulle coppie di fatto. Non ha mai avuto figli naturali, ma diversi figli adottivi, chiamati "figli d'anima" (fillus de anima in sardo) secondo un'espressione da lei usata nelle sue opere.
Murgia si definiva cattolica. Era orgogliosa della sua ampia biblioteca ed era una grande fan dell'opera di J.R.R. Tolkien.
Marco Balzano
Marco Balzano (Milano, 6 giugno 1978) è uno scrittore, poeta e italianista italiano. A Milano lavora come docente di lettere e di scrittura. È sposato e ha due figli.
Dottore di ricerca con una tesi su Giacomo Leopardi, vincitore del Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani, esordisce nel 2007 con la raccolta di poesie Particolari in controsenso (Ed. Lieto Colle). Ha pubblicato su varie riviste (tra cui: Rivista di storia della filosofia, Rivista pascoliana, Lettere italiane, Giornale storico della letteratura italiana) articoli e saggi su Dante, Leopardi, Belli, Pascoli.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo, Il figlio del figlio (Avagliano). Il libro viene tradotto in tedesco nel 2011. Nel 2014 con Pronti a tutte le partenze (Sellerio) si aggiudica il Premio Flaiano per la Narrativa. Il libro viene tradotto in Francia nel 2015. L'anno successivo, sempre per Sellerio, pubblica il suo terzo romanzo, L'ultimo arrivato con il quale si aggiudica l'edizione 2015 del Premio Campiello. Il romanzo viene tradotto in Francia, Germania, Olanda e Spagna.
Nel 2017, per il venticinquesimo anniversario della morte di Paolo Borsellino, cura insieme a Gianni Biondillo la raccolta di racconti L'agenda ritrovata. Sette racconti per Paolo Borsellino, edito da Feltrinelli. Nel 2018 cambia casa editrice e pubblica Resto qui, il suo quarto romanzo, con Einaudi; il libro si classifica secondo al Premio Strega e vince molti premi, tra cui il Premio Mario Rigoni Stern e il Premio Bagutta. Il libro viene tradotto in Francia, dove vince il Prix Méditerranée, in Germania, dove vende in pochi mesi centomila copie, e in altri ventotto paesi.
Nel 2019 pubblica Le parole sono importanti, un saggio divulgativo sull'etimologia e la storia delle parole, in cui l'autore analizza dieci vocaboli di uso comune che politica, pubblicità e media alterano o semplificano. Di frequente è stato ospite della trasmissione Miracolo italiano, in onda su Radio 2, con una rubrica che portava il titolo del volume. Balzano, sempre nello stesso anno, conduce la trasmissione televisiva Prof - La scuola siamo noi in onda su La EFFE, in cui l'autore intervista otto insegnanti della scuola pubblica che hanno messo in atto nuove pedagogie e nuovi modi di fare scuola.
Nel 2021, sempre per Einaudi, esce il suo quinto romanzo, Quando tornerò. Nello stesso anno l'autore registra per Audible La storia delle storie. Le avventure della parola, un podcast in dieci puntate in cui racconta, insieme a diversi ospiti, come sono cambiate nei secoli le parole e le narrazioni, dal mondo dell'oralità a quello della scrittura, dalla carta allo schermo. Il programma è stato scritto da Balzano insieme ad Andrea Piana ed è accompagnato dalle letture di Federica Fracassi. Come testimonial della nuova edizione del dizionario Zingarelli, edito da Zanichelli, scrive la definizione d'autore di 50 lemmi il cui significato è cambiato negli anni.
Nel 2022 escono per Einaudi la raccolta di poesie Nature umane, in cui confluisce una scelta di testi dalle raccolte precedenti e un cospicuo numero di poesie inedite. La quarta di copertina è firmata da Fabio Pusterla, e per Giangiacomo Feltrinelli Editore Cosa c'entra la felicità? Una parola e quattro storie, un saggio divulgativo sull'etimologia della parola "felicità" in greco, latino, ebraico e inglese, partendo dalle quali l'autore racconta quattro visioni diverse di un concetto sfuggente, complesso e abusato come la felicità. Il regista Christoph Nix mette in scena Ich bleibe hier/Resto qui, con un testo che alterna tedesco e italiano. Lo spettacolo fa il tutto esaurito nelle tournée dei paesi germanofoni.
Collabora con le pagine culturali del Corriere della Sera e insegna scrittura alla Scuola Belleville di Milano.
Colleen Hoover
Margareth Colleen Hoover, nota come Collen Hoover è una scrittrice statunitense nata a Sulphur Springs, Texas, l'11 dicembre 1979.
È divenuta famosa a partire dal 2012, quando ha pubblicato il suo primo libro, Slammed (Tutto ciò che sappiamo dell'amore), primo della fortunata omonima serie. Nel 2015 ha collaborato con la scrittrice Tarryn Fisher in una serie composta da tre romanzi: Never Never, Never Never: part 2 e Never Never: part 3.
Da allora l'autrice ha pubblicato 27 romanzi e novelle , sette dei quali sono stati nominati per l'elenco dei best seller del New York Times. Il suo romanzo Confessa è stato adattato nel 2017 in una serie di sette episodi con gli attori Katie Leclerc e Ryan Cooper come personaggi principali.
Mario Desiati
Mario Desiati (Locorotondo, 13 maggio 1977) è uno scrittore, poeta e giornalista italiano. Nato a Locorotondo (Bari) nel 1977[1], ma cresciuto nella vicina Martina Franca (in provincia di Taranto), risiede stabilmente a Roma, pur soggiornando per alcuni periodi dell'anno a Berlino.
Prima d'esordire come autore letterario, lavora come giornalista occupandosi di cronaca politica e sportiva su testate martinesi come Il Corriere della Valle d'Itria e, in seguito alla laurea in giurisprudenza conseguita presso l'Università di Bari nel 2000, lavora in uno studio legale della Valle d'Itria, scrivendo anche saggi sulla responsabilità civile.
Nel 2003 si trasferisce a Roma, dove è caporedattore della rivista Nuovi Argomenti e redattore junior della Arnoldo Mondadori Editore. Dal 2008 all'ottobre 2013 si è occupato della direzione editoriale della Fandango Libri, confluita oggi nel gruppo indipendente Fandango editore. Ha scritto e pubblicato poesie, antologie, saggi e romanzi. Collabora con La Repubblica e L'Unità.
Da un suo romanzo è stato tratto il film "Il paese delle spose infelici", opera a cui non ha collaborato come sceneggiatore. Sue opere sono tradotte in inglese, tedesco, francese, spagnolo, olandese, coreano. Nel giugno 2022 il suo romanzo "Spatriati" viene selezionato anche al secondo turno tra i finalisti del Premio Strega, vincendolo nella serata finale del 7 luglio seguente con 166 voti.
Paola Barbato
Paola Barbato (Milano, 18 giugno 1971) è una fumettista e scrittrice italiana.
Fa parte dello staff di sceneggiatori del fumetto italiano Dylan Dog edito dalla Sergio Bonelli Editore. L'esordio su Dylan Dog avvenne con una sua storia pubblicata sull'albetto allegato allo Speciale Dylan Dog n. 12, mentre la sua collaborazione alla serie regolare ebbe inizio nel 1999. Con gli anni ne è divenuta un'autrice fondamentale ed è stata scelta per sceneggiare le storie più importanti per lo sviluppo dell'universo dylaniano.
Nel 2003, insieme a Tiziano Sclavi, ha riscritto e adattato il racconto Ghor per la raccolta In fondo al nero di Urania Mondadori. Nel 2004 ha pubblicato il racconto Bi nella raccolta Le ragazze con la pistola della Dario Flaccovio Editore. Ha scritto tre romanzi thriller per la Rizzoli: nel 2006 Bilico, nell'aprile del 2008 Mani nude, che ha vinto l'edizione 2008 del Premio Scerbanenco, nel 2010 Il filo rosso. Nel 2007 ha pubblicato il racconto La mungitura per la raccolta Incubi di Baldini Castoldi Dalai Editore.
Il 25 ottobre 2008 è uscito per la Sergio Bonelli Editore, nella collana Romanzi a fumetti Bonelli, Sighma, disegnato da Stefano Casini. Ha co-sceneggiato per la Filmmaster la fiction "Nel nome del male" con Fabrizio Bentivoglio, trasmessa da Sky nel giugno 2009. Nel 2011 con l'ausilio di alcuni disegnatori esordienti (ai quali si aggiungeranno in seguito anche nomi più affermati) realizza il fumetto online Davvero, primo esperimento italiano di fumetto in stile shojo-manga. Nel 2012 scrive la sceneggiatura del primo numero della nuova serie della Bonelli "Le storie", dal titolo "Il Boia di Parigi". Nello stesso anno esordisce anche la serie mensile Davvero, edita dalla Star Comics, edizione cartacea rivista e ridisegnata del fumetto precedentemente pubblicato online.
Nel 2013 ha scritto il racconto Amorino per la raccolta Eros in giallo delle edizioni ES. Nel 2015 pubblica l'ebook Intermittenze - racconti e brevistorie, che raccoglie gli scritti che le valsero la chiamata nella Sergio Bonelli Editore. Nel 2016 scrive la sceneggiatura per un episodio breve di Black Death edito da Inkiostro Edizioni. Nel 2017 pubblica per Piemme il romanzo "Non ti faccio niente". Nel 2018, sempre per Piemme pubblica il romanzo "Io so chi sei", che apre un trittico di storie che si completa con "Zoo" (2019) e "Vengo a Prenderti" (2020). Nel 2019, ancora per Piemme pubblica il romanzo per ragazzi "Il Ritornante". Nel 2020, esce su testi suoi e del suo compagno Matteo Bussola, il numero Zero della serie Bacteria, per Star Comics.
Oltre a essere una scrittrice, Paola Barbato si occupa anche di attività sociale, come presidente dell'Associazione "Mauro Emolo" ONLUS che si occupa di persone affette da una malattia genetica neurodegenerativa chiamata Corea di Huntington.
Joel Dicker
Joël Dicker (Ginevra, 16 giugno 1985) è uno scrittore svizzero. È nato il 16 giugno 1985 a Ginevra, nella zona francofona della Svizzera, figlio di una bibliotecaria e di un insegnante di francese, pronipote dell'avvocato e politico di estrema sinistra Jacques Dicker (1879-1942), ebreo russo emigrato in Svizzera e naturalizzato nel 1915. Dicker è cresciuto a Ginevra, frequentando il Collège Madame de Staël, senza tuttavia essere molto attratto dagli studi. All'età di 19 anni ha preso lezioni di recitazione all'accademia di arte drammatica Cours Florent di Parigi. Un anno dopo è tornato a Ginevra per studiare legge presso l'Università di Ginevra, laureandosi nel 2010.
Il primo romanzo scritto da Dicker è "Gli ultimi giorni dei nostri padri", e racconta la storia del SOE, un ramo segreto del Secret Intelligence Service. Malgrado l'avere terminato la stesura dell'opera nel 2009, inizialmente Dicker non ha trovato alcun editore disposto a pubblicarlo. Nel dicembre 2010, il romanzo ha vinto il concorso del Prix Genevois des Ecrivains, importante premio assegnato ogni quattro anni, riservato unicamente ad opere inedite. Successivamente, il titolare della casa editrice svizzera L'Âge d'Homme, Vladimir Dimitrijević, lo ha contattato dichiarando il proprio interesse per la pubblicazione del suo romanzo. Dimitrijević era dell'idea di lanciare il libro in Svizzera nell'aprile 2010, ma in seguito ha notato che il tema del libro avrebbe potuto suscitare l'interesse del pubblico francese, proponendo così di posticipare il lancio fino al settembre 2010. Nel mese di giugno però, Dimitrijević è morto in un incidente stradale in viaggio verso Parigi.
Nel 2011, il romanzo viene finalmente pubblicato per L'Âge d'Homme e curato per la Francia da Éditions de Fallois. In Italia sarà pubblicato nel 2015. Nel 2012 (in Italia nel 2013) viene pubblicato "La verità sul caso Harry Quebert", un romanzo che è stato tradotto in 33 lingue, premiato con il Grand Prix du roman de l'Académie française nel 2012 e da cui è stata tratta una serie tv di 10 puntate. Nel 2015 (in Italia nel settembre 2016) vede la luce il romanzo "Il libro dei Baltimore", spin-off de "La verità sul caso Harry Quebert". Nel 2018 viene pubblicato il romanzo "La scomparsa di Stephanie Mailer", mentre nel 2020 viene pubblicato il romanzo "L'enigma della camera 622".
Simonetta Agnello Hornby
Simonetta Gloria Agnello, coniugata Hornby (Palermo, 27 novembre 1945), è un'avvocatessa, scrittrice e accademica italiana naturalizzata britannica.
Figlia dei nobili don Francesco (Cicì) Agnello Gangitano, barone di Signefari, e donna Elena Giudice Caramazza, è cresciuta in Sicilia e ha studiato Giurisprudenza all'Università degli Studi di Palermo, e nel 1965 ha ottenuto una borsa di studio Fulbright presso la University of Kansas. Nel 1967 ha conseguito la laurea a Palermo e si è poi specializzata avvocatessa minorile e giudice in Inghilterra, dove si era trasferita dopo aver sposato un cittadino inglese. Vive a Londra dal 1972 ed è presidentessa del Tribunale Special Educational Needs and Disability.
Ha fondato nel 1979 uno studio legale nel quartiere londinese di Brixton, che si occupa prevalentemente delle comunità immigrate musulmane e nere e che è stato il primo studio in Inghilterra a dedicare un dipartimento ai casi di violenza all'interno della famiglia. Ha insegnato Diritto dei minori all'Università di Leicester.
Ha conseguito la cittadinanza britannica. Il romanzo d'esordio "La Mennulara", bestseller tradotto in 19 lingue, ha ricevuto il 7 giugno 2003 il "Premio Letterario Forte Village". Nello stesso anno ha vinto il Premio Stresa di Narrativa e il Premio Alassio Centolibri - Un Autore per l'Europa ed è stata finalista del Premio del Giovedì "Marisa Rusconi". Nel 2019 è uscita un'edizione rivista del romanzo, comprendente alcuni capitoli che l'autrice ha indicato come "perduti" in occasione della prima versione.
Nel 2014 ha condotto il programma televisivo Il pranzo di Mosé sul canale Real Time. Nel 2015 è protagonista con il figlio George del docu-reality "Io & George", in onda su Rai 3. Il format rappresenta un viaggio da Londra alla Sicilia per sensibilizzare sulle problematiche delle persone disabili. L'11 settembre 2016, nel pomeriggio di Canale 5, prende parte alla puntata speciale di Forum dal titolo "I nuovi diritti" in qualità di giudice arbitro nel dirimere una causa.
Sally Rooney
Sally Rooney (Castlebar, 20 febbraio 1991) è una scrittrice, poetessa e saggista irlandese.
Pur avendo al proprio attivo poche opere letterarie, viene acclamata dal pubblico e dalla critica come una delle migliori scrittrici della sua generazione, già a partire dalla pubblicazione del suo secondo romanzo.
Nata nel 1991 a Castlebar dall'insegnante di matematica e scienze Marie Farrell e dal tecnico per le telecomunicazioni Kieran Rooney, vive e lavora a Dublino. Laureata al Trinity College e lanciata dall'editore come la "Salinger della generazione Snapchat", ha esordito nella narrativa nel 2017 con il romanzo "Parlarne tra amici" sui complicati rapporti tra 4 persone: le studentesse Frances e Bobbi e la coppia di sposi Melissa e Nick.
L'anno seguente ha dato alle stampe "Persone normali", romanzo che segue il complicato rapporto tra Connell e Marianne dalla scuola superiore agli anni universitari ottenendo il premio per il miglior romanzo ai Costa Book Awards e la trasposizione in serie televisiva nel 2020.
Matteo Bussola
Matteo Bussola (Verona, 14 novembre 1971) è un fumettista, scrittore e conduttore radiofonico italiano, laureato in architettura allo IUAV di Venezia. Prima di intraprendere la carriera di fumettista lavora come progettista edile, ma all’età di 35 anni decide di investire nella sua passione per il disegno dei fumetti, trasformandola nella sua professione.
Lavora con Eura Editoriale esordendo, nel 2007, con il numero 23 di Detective Dante, disegna in seguito per Star Comics, e per le case editrici francesi Soleil Productions e Humanoides Associés. Nel 2011, insieme a Paola Barbato, sua compagna di vita, crea il web comic Davvero, che successivamente esce anche in edicola sotto il marchio Star Comics. Nel 2012 inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore ed entra a far parte dello staff di disegnatori della serie Adam Wild. Nel 2021 esce su testi suoi e della sua compagna Paola Barbato, il fumetto Bacteria, illustrato da Emilio Pilliu ed edito da Star Comics.
Oltre alla sua passione per i fumetti coltiva da sempre quella per la scrittura. Nel 2016 esce il suo primo libro "Notti in bianco, baci a colazione" (Einaudi Stile Libero), che diventa un best seller tradotto anche in Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti e in diversi altri paesi. Il libro contiene una sequenza di racconti e dialoghi che descrivono la sua vita quotidiana di padre. A settembre 2020 viene annunciata la trasposizione cinematografica del libro.
Sempre per Einaudi Stile Libero, ha pubblicato "Sono puri i loro sogni" nel 2017. Tiene una rubrica settimanale dal titolo Storie alla finestra su Robinson, l'inserto culturale de la Repubblica. Nel maggio 2018 pubblica, ancora per Einaudi Stile Libero, il suo terzo libro "La vita fino a te". A maggio 2020 esce, sempre per Einaudi Stile Libero, il suo primo romanzo: "L'invenzione di noi due". A marzo 2021 pubblica con Salani Editore, "Viola e il Blu", il suo primo libro illustrato che ha per tema gli stereotipi di genere. A novembre 2021 viene pubblicato "Il tempo di tornare a casa", edito da Einaudi.
Pierre Lemaitre
Pierre Lemaitre (Parigi, 19 aprile 1951) è uno scrittore francese. Prima di dedicarsi alla scrittura, Pierre Lemaitre ha lavorato come insegnante. Assieme all'attività di romanziere ha anche portato avanti l'attività di sceneggiatore.
I suoi romanzi, che appartengono al genere del giallo o del noir, hanno ottenuto in patria diversi premi specializzati. Nel 2013, invece, ha pubblicato un romanzo di genere storico. La fortuna delle sue opere ha attraversato i confini nazionali, con traduzioni in diverse lingue, tra cui l'italiano.
Alessandro Piperno
Alessandro Piperno (Roma, 25 marzo 1972) è uno scrittore, critico letterario e accademico italiano. Di origini ebraiche da parte di padre, dopo aver iniziato gli studi universitari a Pisa si è laureato in Letteratura francese presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dove ha insegnato a contratto la medesima materia ed è divenuto ricercatore dall'ottobre 2008.
Nel 2000 ha pubblicato per FrancoAngeli il saggio critico "Proust antiebreo", sulla figura di Marcel Proust. È redattore della rivista Nuovi Argomenti.
Nel 2005 ha pubblicato il suo primo romanzo, "Con le peggiori intenzioni", con quasi 200.000 copie vendute in pochi mesi, e con quale vince il premio Viareggio e il premio Campiello opera prima. Il romanzo narra le vicende di mezzo secolo della famiglia Sonnino e in particolare del suo membro più giovane, Daniel.
Nel 2010 ha pubblicato "Persecuzione", prima parte di un dittico intitolato "Il fuoco amico dei ricordi"; la seconda parte, "Inseparabili", è stata pubblicata nel 2012.
Nel 2016 ha pubblicato il suo quarto romanzo, "Dove la storia finisce". È il vincitore del Premio Strega 2012 con "Inseparabili". Da novembre 2020 è stato nominato direttore dei I Meridiani.
Luigi Garlando
Luigi Garlando (Milano, 5 maggio 1962) è un giornalista e scrittore italiano. Nato a Milano il 5 Maggio nel 1962, ha passato gran parte della sua giovinezza studiando e frequentando le migliori scuole della città.
Laureato in lettere moderne a Milano, Luigi Garlando comincia a muovere i primi passi nel mondo dei fumetti. Approda poi a La Gazzetta dello Sport e dove scrive tuttora sia per il quotidiano sia per il supplemento SportWeek in cui cura dal 2012 una propria rubrica (Ripartenze, poi diventata La frase e infine Con questa mia..., dedicata al calcio), inoltre è stato uno dei conduttori di Gazzetta.
Garlando ha partecipato da inviato a due campionati mondiali (Giappone-Corea del Sud 2002 e Germania 2006), due Olimpiadi e un Tour de France. È stato premiato dal CONI per la sezione inchieste e per il racconto sportivo. Scrive inoltre libri per ragazzi, trattando temi d'attualità, sociali e sportivi, perché - spiega - «Non esistono temi da grandi e temi da bambini, ma esistono modi diversi per affrontarli».
È un appassionato collezionista di copie in tutte le lingue della Divina Commedia di Dante.
Daniele Del Giudice
Daniele Del Giudice (Roma, 11 luglio 1949 – 2 settembre 2021) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Dopo un periodo come critico e giornalista per Paese Sera, Del Giudice ha esordito nel 1983 con il romanzo "Lo stadio di Wimbledon", scoperto da Italo Calvino, edito, come i successivi, da Einaudi, ed incentrato sulla figura di Bobi Bazlen. Il suo secondo libro è stato "Atlante occidentale" (1985), che racconta il rapporto tra il fisico Pietro Brahe e lo scrittore Ira Epstein. Nel 1988 Del Giudice ha pubblicato "Nel museo di Reims", storia di Barnaba e del suo volersi fissare nella memoria le immagini di un museo, prima di diventare cieco. Nel 1994 esce "Staccando l'ombra da terra", libro che contiene sei racconti dedicati al volo, che vinse il Premio Bagutta.
Nel 1997 ha pubblicato la raccolta di racconti "Mania"; nel 2001 ha scritto insieme a Marco Paolini "I-TIGI, Canto per Ustica", testo di uno spettacolo teatrale sulla tragedia del DC9 Itavia precipitato nel 1980. Lo spettacolo, prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri, è andato in scena a Bologna e a Palermo nel 2000 (ventennale della strage) e quindi è stato pubblicato in una confezione con libro e DVD. Il filmato dello spettacolo è stato trasmesso dalla RAI nel 2017.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti fra i quali il Premio Viareggio Opera Prima nel 1983, il Premio letterario Giovanni Comisso nel 1985, il Premio Bergamo nel 1986, il Premio Bagutta nel 1995 e, per due volte, nel 1994 e 1997, è stato selezionato per il Premio Campiello. Nel 2002 riceve il Premio Feltrinelli dall'Accademia Nazionale dei Lincei per l'opera narrativa.
I suoi lavori sono stati pubblicati in varie lingue. All'uscita di "Orizzonte mobile" (Premio letterario dell'Unione europea nel 2009), è stato indicato come vincitore del premio Strega, notizia che l'autore ha smentito, affermando di non voler partecipare alla corsa per quel premio. Il 27 luglio 2021 gli è stato assegnato il Premio Campiello alla carriera. Muore il 2 settembre 2021 a seguito di una lunga malattia.
Paula Hawkins
Paula Hawkins, nota anche con lo pseudonimo di Amy Silver (Salisbury, 26 agosto 1972), è una scrittrice e giornalista britannica.
Nata a Salisbury, in Rhodesia (l'odierno Zimbabwe), figlia di un professore di economia e giornalista finanziario. Si trasferisce a Londra quando aveva 17 anni. Ha studiato filosofia, politica ed economia presso l'Università di Oxford, successivamente ha lavorato come giornalista per il Times. Ha inoltre lavorato come freelance e ha scritto un libro di consulenza finanziaria per donne, intitolato "The Money Goddess".
Attorno al 2009 ha iniziato a scrivere romanzi rosa sotto lo pseudonimo di Amy Silver. In totale ha scritto quattro romanzi, tra cui "Tutta colpa del tacco 12" e "Il bello delle amiche".
Raggiunge il successo commerciale con il romanzo thriller psicologico "La ragazza del treno", diventato un best seller negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, con oltre 3 milioni di copie vendute solo negli USA. Ha debuttato alla numero uno nella lista dei best seller del New York Times, rimanendovi per 13 settimane.
Il 2 maggio 2017 viene pubblicato il suo secondo thriller psicologico, "Dentro l'acqua", il 31 agosto 2021 la sua ultima opera letteraria, "Un fuoco che brucia lento" (Piemme).
Antonio Pennacchi
Antonio Pennacchi (Latina, 26 gennaio 1950 – Latina, 3 agosto 2021) è stato uno scrittore e operaio italiano. Discendente di operai provenienti dall'Umbria (per parte paterna) e di coloni provenienti dal Veneto (per parte materna) giunti nel Lazio per la bonifica dell'Agro Pontino, Pennacchi è parte di una famiglia numerosa con sette figli, tra cui il giornalista Gianni Pennacchi e l'economista e politica Laura Pennacchi. Si dedica alla politica sin da giovanissimo, ma a differenza dei fratelli che aderiscono tutti alle organizzazioni di sinistra, si iscrive al MSI. Ben presto entra in contrasto con i vertici del partito e viene espulso. Dopo una lunga riflessione si avvicina al marxismo, aderisce ai maoisti dell'Unione dei Comunisti Italiani e partecipa alla contestazione del Sessantotto.
Nel frattempo inizia a lavorare come operaio all'Alcatel Cavi di Latina (all'epoca chiamata "Fulgorcavi"), dove rimarrà per oltre trent'anni. Alla fine degli anni Settanta entra nel PSI, quindi nella CGIL, dalla quale viene espulso. Entra allora nella UIL, passa al Partito Comunista Italiano e di nuovo alla CGIL, da cui è espulso nuovamente nel 1983. Lascia quindi la politica e si laurea in lettere all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" approfittando di un periodo di cassa integrazione. Inizia così l'attività di scrittore.
Il suo romanzo di esordio, "Mammut", riceve 55 rifiuti da 33 editori(a qualcuno lo spediva più di una volta dopo averne cambiato il titolo), prima di essere pubblicato da Donzelli nel 1994. Il libro vince il Premio del Giovedì. Nel 1995 arriva "Palude", vincitore del Premio Nazionale Letterario Pisa, dedicato alla sua città, e "Una nuvola rossa" (1998), in cui narra una vicenda ispirata al delitto dei fidanzatini di Cori, avvenuto l'anno prima nell'omonima cittadina laziale e che aveva avuto grande risalto sulla cronaca nazionale.
Nel 2001 lascia l'editore Donzelli e passa alla Mondadori. Nel 2003 esce l'autobiografico "Il fasciocomunista" vincitore del Premio Napoli. Dal romanzo è stato poi tratto il film "Mio fratello è figlio unico", per la regia di Daniele Luchetti, con Riccardo Scamarcio ed Elio Germano. La pellicola ha avuto un successo sorprendente al botteghino e ha vinto un premio speciale al Festival di Cannes, ma lo scrittore ha fortemente polemizzato con il regista perché nella seconda parte del film la trama del libro è stata stravolta. Dello stesso anno è la raccolta di saggi "Viaggio per le città del Duce" (Asefi). Del 2005, invece, i saggi de "L'autobus di Stalin" (Vallecchi).
Nel giugno del 2006 esce la raccolta di racconti "Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni". Pennacchi collabora alla rivista Limes. Suoi scritti sono apparsi anche su Nuovi Argomenti, MicroMega e Nouvelle Revue Française; frequenta inoltre l'Anonima Scrittori. A partire dal 2007, l'autore è impegnato in un progetto, insieme all'Anonima Scrittori, che prevede la scrittura del romanzo "Cronache da un pianeta abbandonato", attraverso la partecipazione e la collaborazione di autori sconosciuti. Sempre nel 2007 si iscrive al Partito Democratico. Nel 2008 è uscito il saggio "Fascio e Martello", in cui descrive le città di fondazione del fascismo in tutta l'Italia e scrive il soggetto del cortometraggio "Occhi verdi" per il regista Clemente Pernarella.
Il 2 marzo 2010 è uscito "Canale Mussolini", romanzo sulla bonifica dell'Agro Pontino. Il libro, definito dall'autore come "l'opera per la quale sono venuto al mondo", ha vinto il 2 luglio la 64ª edizione del Premio Strega, il Premio Acqui Storia come "romanzo storico dell'anno", il Premio "Libro dell'Anno" del TG1 ed è stato finalista al Premio Campiello. Il romanzo conquista gran parte della critica e sale in testa alle classifiche di vendita. Il 14 novembre dello stesso anno ha ricevuto ad Asti il premio "Asti d'Appello".
Il 20 novembre esce il suo primo romanzo di ambientazione fantastica, "Storia di Karel", storia di fantascienza edita da Bompiani. In questo romanzo Pennacchi abbandona la sua Latina e l'Agro pontino per stabilire il suo racconto in una lontana galassia dell'universo dove i coloni, centro dell'opera, spinti da audaci personaggi si ribellano al loro misero destino.
Nel 2015 esce "Canale Mussolini, parte seconda", pubblicato sempre da Mondadori. Nel 2018 pubblica, con la stessa casa editrice, il libro "Il delitto di Agora - una nuvola rossa", in cui modifica e corregge alcune parti del suo romanzo del 1998 "Una nuvola rossa", sempre ispirato al delitto di Cori.
Muore improvvisamente il 3 agosto 2021 a 71 anni, stroncato da un infarto.
Emanuele trevi
Emanuele Trevi (Roma, 7 gennaio 1964) è un critico letterario e scrittore italiano. Figlio dello psicoanalista junghiano Mario Trevi e della neurologa Eleonora Trevi D'Agostino, anche lei psicoterapeuta, si appassiona fin da giovane alla scrittura. Ha debuttato nella narrativa nel 2003 con "I cani del nulla" uscito con Einaudi Stile Libero. È stato direttore creativo della Fazi editore, ha curato una collana presso Quiritta editore e, con Marco Lodoli, l'antologia scolastica Storie della vita edita da Zanichelli.
Autore anche di molti saggi, dall'introduzione a "Il mio Carso di Scipio Slataper", all'intervista per «Paris Review» a Milan Kundera, dalla collaborazione per la parte delle prose all'edizione di Lucio Felici delle opere di Giacomo Leopardi, alla presentazione di una collezione di saggi di Viktor Borisovič Šklovskij; ha curato ancora opere di Emilio Salgari, John Fante, Gabriella Sica, Goffredo Parise, Giosetta Fioroni, Giorgio Manganelli, Ferenc Molnár, Edmondo De Amicis, Henri Michaux.
Nel 2012 con il romanzo "Qualcosa di scritto" viene nominato nella cinquina del Premio Strega, arrivando secondo per soli due punti. Con il libro-reportage sul poeta Pietro Tripodo, "Senza verso. Un'estate a Roma" edito da Laterza ha vinto il Premio Sandro Onofri. Con "Il libro della gioia perpetua", ha vinto il Premio Napoli nel 2010. Con il romanzo "Il popolo di legno", tradotto in francese, con i tipi dell'editore "Actes Sud", ha vinto il 19 gennaio 2018, il Prix Marco Polo Venise, per il miglior romanzo italiano tradotto nel 2017 in francese. Il premio gli è consegnato durante una cerimonia presso l'Ambasciata italiana a Parigi. Con "Sogni e favole" (Ponte alle Grazie, 2019), ha vinto il Premio Viareggio per la narrativa e la XVIII edizione del Premio Pianeta Azzurro - I Contemporanei, creato dalla scultrice Alba Gonzales.
Collabora con Radio 3e ha scritto su diverse riviste come Nuovi Argomenti, Il caffè illustrato e su quotidiani quali Il Corriere della sera, la Repubblica, la Stampa e il manifesto. È stato sposato con la scrittrice Chiara Gamberale dal 2009 al 2011. L'8 luglio 2021 vince il Premio Strega con il libro "Due vite", racconto delle vite degli scrittori Rocco Carbone e Pia Pera. Ha dedicato la vittoria alla madre da poco scomparsa. Trevi riprende da Elémire Zolla la teoria iniziatica della letteratura, concependo l'opera scritta come la guida rivelatrice di un percorso graduale a tappe orientato all'«accesso alle verità nascoste dell'esistenza» e come uno strumento di autotrasformazione dell'autore e dei suoi lettori.
Donatella Di Pietrantonio
Donatella Di Pietrantonio (Arsita, 5 gennaio 1962) è una scrittrice italiana. Si è trasferita per studio all'Aquila dove, nel 1986, si è laureata in Odontoiatria nella locale Università. Da lungo tempo risiede a Penne, in provincia di Pescara, ove esercita la professione di dentista pediatrico.
Ha esordito nel 2011 con il romanzo "Mia madre è un fiume", ambientato nella terra natale. Nello stesso anno pubblica il racconto "Lo sfregio" sulla rivista Granta Italia di Rizzoli.
Nel 2013 pubblica il suo secondo romanzo, "Bella mia", dedicato e ambientato all'Aquila. L'opera, influenzata dalla tragedia del terremoto del 2009 e incentrata sul tema della perdita e dell'elaborazione del lutto, è stata candidata al Premio Strega ed ha vinto il Premio Brancati nel 2014. Il romanzo viene ristampato da Einaudi nel 2018 e nel 2020 vince il premio letterario internazionale "città di Penne-Mosca".
Nel 2017 pubblica per Einaudi il suo terzo romanzo, "L'Arminuta", anch'esso ambientato in Abruzzo; il titolo è un termine dialettale traducibile in «la ritornata». Il libro approfondisce il tema del rapporto madre-figlio nei suoi lati più anomali e patologici ed è risultato vincitore del Premio Campiello e del Premio Napoli. Nel 2019, dal romanzo è stato tratto uno spettacolo teatrale prodotto dal Teatro Stabile d'Abruzzo. Nel 2020 pubblica, sempre per Einaudi, il seguito de L'Arminuta, "Borgo Sud", sempre ambientato in Abruzzo, che fa rivivere storie successive delle due sorelle, e che è stato candidato al Premio Strega 2021.
Rosa Ventrella
Rosa Ventrella è nata a Bari ma vive da più di vent’anni a Cremona con marito e figli. Laureata in Storia contemporanea e specializzata in Storia delle donne, insegna Lettere, cura laboratori di scrittura creativa per ragazzi e adulti e collabora con “tuttolibri”, il supplemento culturale della "Stampa".
Dal suo romanzo "Storia di una famiglia perbene" (2018) la 11 Marzo Film ha tratto una serie tv che andrà presto in onda sulle reti Mediaset. Con Mondadori ha pubblicato nel 2019 "La malalegna", a sua volta opzionato per una serie tv.
I suoi romanzi sono tradotti in oltre 20 lingue e 30 paesi. Il nuovo romanzo, "Benedetto sia il padre", in libreria dal 16 marzo 2021, prima dell'uscita italiana è già stato venduto in Francia all'editore Les Escales.
Sandro Veronesi
Sandro Veronesi (Firenze, 1º aprile 1959) è uno scrittore italiano. È fratello maggiore del regista e sceneggiatore Giovanni Veronesi. Vive a Prato con i suoi cinque figli. Nel 1985 si laurea in architettura a Firenze con una tesi su Victor Hugo e la cultura del restauro moderno. Il suo romanzo d'esordio è del 1988, "Per dove parte questo treno" allegro, al quale seguono "Gli sfiorati" (1990) e "Venite, venite B52" (1995), ispirato alla letteratura statunitense e in particolare a Thomas Pynchon.
È autore di quattro libri giornalistici: le raccolte di interviste "Cronache italiane" (1992), Premio Bergamo 1993, e "Live" (1996), "Occhio per occhio" (1992), inchiesta sulla pena di morte nel mondo, e "Superalbo" (2002), libro che contiene i suoi articoli giornalistici. Tra il 1997 e il 1998 collabora con Rai 3, ed è autore e conduttore del programma televisivo Magazzini Einstein, per la regia di Arturo Minozzi. Collabora con numerosi quotidiani e riviste letterarie; insieme a Domenico Procacci ha fondato la casa editrice Fandango Libri, ed è tra i fondatori della web radio Radiogas.
Nel 2000 pubblica "La forza del passato", vincitore del Premio Campiello e del Premio Viareggio, e tradotto in 15 lingue; da quel romanzo è tratto l'omonimo film di Piergiorgio Gay. Nel 2001 pubblica il libro per ragazzi "Ring City" che vince il Premio Fregene. Nel 2002 scrive la prefazione a "L'incredibile menzogna" di Thierry Meyssan, riguardante le teorie cospirative sull'11 settembre 2001. Nel 2003 pubblica la riduzione teatrale del film del 2001 "No Man's Land" di Danis Tanović.
Nel 2006 vince il premio Strega grazie al romanzo "Caos calmo", uscito l'anno precedente, con il quale vince inoltre nel 2008 a Parigi il Prix Femina e il Premio Mediterraneo per gli stranieri. Nel 2007 esce "Brucia Troia". Tra il 2014 e il 2015 pubblica dapprima "Terre rare" e poi "Non dirlo - Il Vangelo di Marco", da cui ha tratto un monologo teatrale. Nel novembre 2015 lascia Bompiani, insieme tra gli altri a Umberto Eco, per approdare a La nave di Teseo.
Con il nuovo editore pubblica "Un dio ti guarda" nel 2016, "Cani d'estate" nel 2018 e "Il colibrì" nel 2019; quest'ultimo, dopo essere stato votato come "Libro del 2019" nella Classifica di Qualità de La Lettura del Corriere della Sera, vince il 74° Premio Strega l'anno successivo. Dopo Paolo Volponi, Veronesi è il secondo autore ad aver vinto due volte il Premio Strega.
John Le Carré
John le Carré, pseudonimo di David John Moore Cornwell (Poole, 19 ottobre 1931 – Truro, 12 dicembre 2020), è stato uno scrittore britannico. Autore di molti fra i più venduti romanzi di spionaggio, è stato un agente segreto del Secret Intelligence Service.
Quasi tutti suoi i romanzi appartengono ai filoni dello spionaggio e del thriller, con una particolare attenzione ai blocchi contrapposti durante la Guerra fredda. Una notevole eccezione è "Un ingenuo e sentimentale amante", nel quale l'autore fa trasparire alcuni elementi autobiografici, poiché il rapporto tra i protagonisti James e Susan Kennaway, è ispirato al primo matrimonio di Le Carré.
Il lavoro di Le Carré è per molti versi una risposta critica e ragionata al sensazionalismo che contraddistingue il più celebre esponente letterario del genere: James Bond. I suoi protagonisti sono tridimensionali e l'interazione con il mondo che li circonda è complessivamente più realistica e meno "glamour". George Smiley, uno degli agenti segreti più amati dai lettori di tutto il mondo, nasce nel 1961 con il primo romanzo "Chiamata per il morto".
La consacrazione definitiva arriva nel 1963 con la pubblicazione de "La spia che venne dal freddo". Nei romanzi di Le Carré spesso risalta la fallibilità dei sistemi di spionaggio occidentali, con la considerazione implicita che Unione Sovietica e NATO sono sostanzialmente i due lati della stessa moneta, in cui i protagonisti sembrano votati allo spionaggio più che all'ideologia che dovrebbero difendere.
I romanzi successivi, in quello che si potrebbe definire il ciclo di Smiley, "La talpa", "L'onorevole scolaro", "Tutti gli uomini di Smiley", consacrano Le Carré come uno dei massimi esponenti della narrativa di spionaggio. Le sue opere, via via arricchite da uno stile più maturo, da una ironia sottile, e da una costante attenzione alla complessità dei risvolti storici e politici, oltre che esistenziali e persino filosofici delle vicende narrate, tendono ad andare oltre i puri e semplici meccanismi narrativi dello spionaggio classico, per collocarsi su un livello certamente più alto rispetto al ristretto ambito della letteratura di genere spionistico.
La fine improvvisa della Guerra Fredda con il crollo del Patto di Varsavia, mette in crisi tutto il genere, non risparmiando neppure l'autore inglese, che sembra incapace di trovare una nuova vena creativa. Tuttavia, con "Il sarto di Panama" (1996) e "Il giardiniere tenace" (2001) che si ispira ad una vicenda realmente accaduta, ritorna al successo, adattando lo spionaggio a nuove necessità, comiche nel primo titolo dichiaratamente ispirato a Graham Greene e al suo "Il nostro agente all'Avana", sociali nel secondo in cui attacca lo strapotere delle multinazionali farmaceutiche e denuncia la tragica situazione africana.
Teresa Ciabatti
Teresa Ciabatti (Orbetello, 5 maggio 1972) è una scrittrice e sceneggiatrice italiana. Dopo la laurea in Lettere moderne alla Sapienza di Roma, l'autrice ha frequentato la scuola di scrittura di Alessandro Baricco a Torino. Ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2002, "Adelmo, torna da me" per Giulio Einaudi Editore, dal quale è stato tratto il film "L'estate del mio primo bacio", di Carlo Virzì.
Nel 2008 è uscito il suo secondo romanzo, "I giorni felici" (Mondadori). La sua produzione letteraria consta di collaborazioni con varie riviste di argomento letterario, e diversi racconti ciascuno inserito in un'antologia. Ha collaborato con le riviste «Diario» e «Donna».
Ha pubblicato racconti anche su Nuovi Argomenti; il racconto "I desideri di Rossella O'Hara" esce nell'antologia "Ragazze che dovreste conoscere" (2004, Einaudi); "Benvenuto nella casa delle bambole" nell'antologia "I giorni felici" (2008, Mondadori); "Il tuffo" nell'antologia "Drugs" (2011, Guanda).
È anche autrice di sceneggiature cinematografiche. Vive a Roma.
Alessandro D'Avenia
Alessandro D'Avenia (Palermo, 2 maggio 1977) è uno scrittore, insegnante e sceneggiatore italiano. A partire dall'anno scolastico 1990-1991, con un anno di anticipo, frequenta il Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo, dove incontra padre Pino Puglisi che insegnava religione nello stesso istituto, e dalla cui figura viene fortemente influenzato.
Nel 2000 si laurea in Lettere classiche alla Sapienza di Roma, vince poi una borsa di studio e nel 2004 consegue un dottorato di ricerca all'Università degli Studi di Siena con una tesi sulle sirene in Omero e sul loro rapporto con le Muse, nel mondo antico. Fonda una compagnia teatrale dilettante e gira un cortometraggio. Nel 2006 consegue, a Milano, un master in Produzione cinematografica all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha partecipato a diverse edizioni dei Colloqui fiorentini. Oggi insegna lettere al Collegio San Carlo di Milano.
La sua attività di scrittore inizia contemporaneamente a quella di insegnante. Il romanzo d'esordio "Bianca come il latte, rossa come il sangue" pubblicato nel 2010, diventa rapidamente un successo internazionale, raggiungendo il milione di copie e 22 traduzioni, nel 2017. Il secondo titolo di D'Avenia, "Cose che nessuno sa", pubblicato nel novembre 2011, viene tradotto in 10 lingue. Collabora come pubblicista con alcuni quotidiani italiani (Avvenire, Corriere della Sera, La Stampa).
Come sceneggiatore, nel 2008 firma alcuni episodi della terza serie di Life Bites - Pillole di vita presso Disney Italia. Tra il 2011 e il 2012 lavora alla sceneggiatura del film "Bianca come il latte, rossa come il sangue", prodotto da Rai Cinema, uscito nelle sale cinematografiche nell'aprile 2013. A ottobre del 2014 esce il suo terzo romanzo, "Ciò che inferno non è", tradotto in 3 lingue, nel 2017. I suoi primi 3 libri risultano essere tra i 10 libri più amati dai giovani italiani. Il 31 ottobre 2016 viene pubblicato il suo quarto libro, "L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita", divenuto anche un'opera teatrale. Il 31 ottobre 2017 esce il suo quinto libro, "Ogni storia è una storia d'amore", e nel novembre 2020 "L'appello", il suo ultimo lavoro.
Carlos Ruiz Zafón
Carlos Ruiz Zafón (Barcellona, 25 settembre 1964 – Los Angeles, 19 giugno 2020) è stato uno scrittore spagnolo. Autore di successo mondiale, vive dal 1993 a Los Angeles, dov'è impegnato nell'attività di sceneggiatore. Collabora regolarmente con le pagine culturali di El País e La Vanguardia. Tradotte in oltre quaranta lingue, le sue opere hanno conquistato milioni di lettori e numerosi premi nei cinque continenti. Ha iniziato la sua carriera nel 1993 con una serie di libri per bambini e ragazzi, tra cui "Il principe della nebbia", prendendo spunto dal suo lavoro come insegnante d'asilo.
Nel 2001 esordisce nella narrativa per adulti con il suo quinto romanzo, "L'ombra del vento" (Planeta, 2001) che, uscito in sordina in Spagna, ha conquistato col passaparola il vertice delle classifiche letterarie europee, diventando un vero e proprio fenomeno letterario, con più di 8 milioni di copie vendute nel mondo e solo in Italia un milione e mezzo, acclamato come una delle grandi rivelazioni letterarie degli ultimi anni. È stato tradotto in più di 36 lingue e ha ottenuto numerosi premi internazionali, tra cui Premio Barry per il miglior romanzo d'esordio nel 2005.
Il 17 aprile 2008 esce per Planeta il secondo romanzo "El juego del ángel". La tiratura iniziale di questo libro è la più alta per una prima edizione in Spagna. Il 25 ottobre 2008 esce per Arnoldo Mondadori Editore la traduzione italiana del romanzo, "Il gioco dell'angelo", mentre nel maggio del 2009 esce in Italia "Marina".
Il 7 maggio 2010 esce, sempre per la Arnoldo Mondadori Editore, per la prima volta nelle librerie italiane "Il palazzo della mezzanotte". La successiva opera, "Il prigioniero del cielo", è del 2011. Il 22 novembre 2016 Mondadori pubblica "Il labirinto degli spiriti", quarto libro della tetralogia dedicata al Cimitero dei libri dimenticati.
Muore a Los Angeles il 19 giugno 2020 in seguito a una lunga malattia.
Dacia Maraini
Dacia Maraini (Fiesole, 13 novembre 1936) è una scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana. Primogenita dello scrittore ed etnologo toscano di origini ticinesi Fosco Maraini e della principessa e pittrice palermitana Topazia Alliata, appartenente all'antico casato siciliano degli Alliata di Salaparuta. La nonna materna, Oria Maria Amelia "Sonia" Ortúzar Ovalle de Olivares (1892-1981), era una cantante lirica che non poté esordire e figlia di un diplomatico cileno. La nonna paterna di Dacia era la scrittrice Cornelia Edith "Yoï" Crosse (1877-1944), per metà polacca e per metà inglese, nata a Tállya in Ungheria e trasferitasi in Inghilterra durante l'adolescenza.
Dacia trascorse l'infanzia in Giappone dove i genitori si stabilirono dal 1939 al 1945 e dove nacquero le sue sorelle Yuki e Antonella detta Toni. Lì, dal 1943 al 1945, la famiglia fu internata in un campo di concentramento giapponese, dove patì la fame. Al ritorno in Italia, la famiglia si trasferì in Sicilia, presso i nonni materni, nella Villa Valguarnera di Bagheria, e in seguito, a Roma. Quindi, il padre Fosco tornò a Firenze. Questi anni sono raccontati dalla stessa Maraini nel suo romanzo "Bagheria".
Dopo la separazione dei genitori, a 18 anni Dacia raggiunse il padre, che nel frattempo si era trasferito a Roma. Nel 1959 si sposa con Lucio Pozzi, pittore milanese da cui si separa dopo quattro anni, nel 1963 il matrimonio viene annullato. In seguito fu a lungo compagna di Alberto Moravia, con cui visse dal 1962 al 1978. A Roma stringe una solidale amicizia con molti letterati e poeti, tra cui Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Maria Bellonci e lo stesso Moravia, inserendosi a pieno titolo nel circolo letterario del tempo.
È vegetariana e si è espressa pubblicamente in favore dei diritti animali.
Roberto Gervaso
Roberto Gervaso (Roma, 9 luglio 1937 – Milano, 2 giugno 2020) è stato un giornalista, scrittore e aforista italiano. Trascorre l'infanzia a Torino con la famiglia. Si laurea in Lettere moderne con una tesi su Tommaso Campanella. Incomincia l'attività giornalistica nel 1960 al Corriere della Sera, presentato da Indro Montanelli. Da Milano ottiene il trasferimento a Roma, dove proseguirà la sua carriera professionale.
Negli anni settanta lascia il Corriere della Sera, collabora ad altri giornali, lavora in radio e in televisione. Gli viene affidata dalla TV una rubrica di interviste, prima a Domenica in di Pippo Baudo nel 1980 - 1981 e poi in Buona domenica di Corrado nel 1984 - 1985. Come commentatore politico, a partire dal 1996 e ininterrottamente fino al 2006, ha condotto il programma Peste e Corna e... Gocce di storia, andato in onda dal lunedì al venerdì alle 7:30 su Rete 4.
È stato collaboratore di quotidiani (Il Mattino, Il Messaggero, Il Gazzettino) e periodici, opinionista e commentatore politico e di costume. Ha curato la rubrica di aforismi ogni lunedì sul quotidiano il Giornale ed è stato presidente onorario della «European sexual dysfunction alliance» (ESDA). Ha vinto due volte il Premio Bancarella: nel 1967 con L'Italia dei Comuni (scritto con Indro Montanelli) e nel 1973 con la biografia di Cagliostro. Nel 2005 ha vinto il Premio Cimitile con Qualcosa non va (Mondadori). È stato insignito dall'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio" dell'Ordine della Minerva.
È stato vegetariano per oltre quarant'anni: ha dichiarato di esserlo diventato perché lo era sua madre, di provare verso la carne «una ripugnanza filosofica» e infine su consiglio di un medico, secondo il quale l'essere vegetariano lo avrebbe tenuto lontano da certe malattie. Ha deciso di ritornare a mangiare carne dopo aver contratto una malattia. Sposato con Vittoria, aveva una figlia, Veronica (1974), anch'essa giornalista, che fin dal 1995 lavora con vari incarichi al Tg5.
Peter Handke
Peter Handke (Griffen, 6 dicembre 1942) è uno scrittore, drammaturgo, saggista, poeta, reporter di viaggio, sceneggiatore e regista austriaco. Handke nasce a Griffen, nella Carinzia, il 6 dicembre del 1942 da padre austriaco e da madre facente parte della minoranza slovena della regione, morta suicida nel 1971, evento che segnerà profondamente il giovane Handke (alla prematura morte della madre l'autore dedicherà poi il romanzo semi-autobiografico "Infelicità senza desideri"). Ha studiato giurisprudenza presso l'Università di Graz, ma senza laurearsi, perché si è dedicato presto alla letteratura in modo esclusivo e molto assorbente, prima attraverso dei pezzi teatrali, poi con racconti, romanzi, saggi, poesie e diari, ai quali si può aggiungere anche qualche esperienza di sceneggiatore per il cinema.
Particolare eco ebbe il suo "Insulti al pubblico" che lo metteva in posizione di sperimentatore e «outsider», presto si dedicò però all'introspezione con una scrittura densa e minimale, altamente descrittiva e ricca di visioni quasi cinematografiche che lo hanno fatto paragonare a Alain Robbe-Grillet e altri francesi della «école du regard».
Dal suo romanzo "Prima del calcio di rigore" il regista Wim Wenders, con il quale aveva avuto altre collaborazioni, trae il film omonimo. I due sono tornati a collaborare per il film "Il cielo sopra Berlino". Nel 1978 Handke ha diretto il film "La donna mancina" tratto dal proprio omonimo romanzo pubblicato nel 1976. Nel 2009 è stato insignito del Premio Franz Kafka e il 10 ottobre 2019 gli viene assegnato il Premio Nobel per la letteratura per l'anno 2019 "per la sua opera influente che, con ingegno linguistico, ha esplorato le periferie e le specificità dell'esperienza umana".
Toni Morrison
Toni Morrison, pseudonimo di Chloe Ardelia Wofford (Lorain, 18 febbraio 1931 – New York, 5 agosto 2019), è stata una scrittrice e accademica statunitense, nonché prima africana americana a vincere il Nobel per la letteratura (1993). Compie gli studi umanistici alla Howard University, dove si laurea nel 1953 in Letteratura inglese, e alla Cornell University, ai quali farà seguito una carriera accademica all'università del sud del Texas, presso la Howard University e nel 1989 all'Università di Princeton.
Nel 1973 pubblica il suo secondo romanzo, Sula, dove viene presentato il ritratto di due donne dal carattere opposto, una ribelle e una conformista, e viene narrato il loro percorso di crescita nel periodo dell'ondata di migrazione degli anni quaranta, periodo che incise profondamente nei cambiamenti delle comunità dei neri. L'anno seguente, 1974, cura e pubblica l'antologia The Black Book raccogliendo numerosi documenti a testimonianza di 300 anni di storia africana americana. Nel 1976 ottiene l'incarico di insegnamento presso l'Università di Yale, dove rimane per tre anni, e nel 1977 pubblica il Canto di Salomone (Song of Solomon) dove racconta le vicende di un ragazzo nero che durante gli anni sessanta parte da Detroit, dove vigevano i diritti civili, per raggiungere il paese mitico del sud da cui proviene la sua famiglia e ritrovare il suo passato razziale.
Tra i suoi scritti si ricorda ancora Paradiso (1998) che riproduce oltre due secoli di storia afro-americana e Amore del 2004, che narra la storia di due giovani amiche; romanzo corale che fa uso continuo dei flashback, ed è, oltre che una profonda indagine sulla natura dell'animo umano, un'analisi sociale della comunità africana americana. Insieme ad Alice Walker, autrice tra gli altri de Il colore viola, la Morrison è considerata tra i massimi rappresentanti della narrativa afroamericana degli ultimi cinquant'anni. Vicina al Partito Democratico, la scrittrice si schiera con Barack Obama in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2008. Si spegne a New York, nel Bronx, al Montefiore Medical Center, dopo una breve malattia il 5 agosto 2019.
John Peter Sloan
John Peter Sloan (Birmingham, 27 febbraio 1969 – Menfi, 25 maggio 2020) è stato un attore teatrale, comico e scrittore britannico, che ha vissuto e lavorato a lungo in Italia. Di padre irlandese e madre inglese, all'età di 16 anni lascia l'Inghilterra e viaggia per l'Europa come cantante e chitarrista. Nel 1990 approda in Italia e, prima di diventare autore e attore comico, fonda un gruppo rock, The Max, di cui è il frontman. La band rimane attiva fino al 2000, quando nasce sua figlia. Decide quindi di interrompere il suo tour e si dedica in Italia all'insegnamento della lingua inglese, per la quale propone un proprio metodo, nel quale gioca un ruolo determinante la componente ludica. Nel 2011 fonda la sua prima scuola, John Peter Sloan - la Scuola, a Milano, e nel 2013 apre una seconda sede a Roma.
È venuto a mancare improvvisamente il 25 maggio 2020 a seguito di una grave crisi respiratoria.
Pubblica il libro "Instant English" (2010), che vende oltre 300.000 copie diventando il manuale di inglese più venduto in Italia, ripubblicato con successo anche in Francia, Germania, Spagna, Polonia e Brasile. Seguono altri quattro libri sempre di successo: "English in viaggio" (2011), che si propone come manuale pratico e veloce per cavarsela in vacanza all'estero; "Instant English 2" (2011), "Lost in Italy" (2013), Mondadori; "English al Lavoro" (2013), Mondadori.
Progetta e scrive tre collane di DVD e libretti. Nei DVD a puntate insegna attraverso sketch divertenti e spiegazioni brevi, affiancato dal suo cast di attori comici inglesi e italiani. Il 2 gennaio 2014 pubblica con Mondadori "English da zero". L'anno dopo pubblica il suo primo corso in una lingua diversa dall'inglese, "Español da zero", due anni dopo è la volta di "Français da zero".
Aldo Cazzullo
Aldo Cazzullo (Alba, 17 settembre 1966) è un giornalista e scrittore italiano.
Ha raccontato i principali avvenimenti italiani e internazionali degli ultimi 25 anni, in particolare le elezioni di Chirac, Erdogan, Bush, Abu Mazen, Sarkozy, Obama, Hollande, Trump, Macron, oltre ai referendum sull'Europa, da quello francese su Maastricht (1992) alla Brexit. Ha seguito cinque edizioni dei Giochi Olimpici (Atene 2004, Torino 2006, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016) e cinque Mondiali di calcio, compresa la vittoria degli Azzurri in Germania nel 2006. Ha intervistato Bill Gates, Steven Spielberg, Keith Richards, Jacques Le Goff, Don De Lillo e Daniel Day Lewis, Nigel Farrage e Marine Le Pen, oltre ai protagonisti della vita pubblica italiana.
Ha dedicato oltre venti libri alla storia e all'identità italiana, sia in chiave critica - come "Outlet Italia" (2007), "L'Italia de noantri" (2009) - che in difesa della storia e delle potenzialità del nostro Paese. "Viva l'Italia!" (2010), "Basta piangere!", (2013), "Possa il mio sangue servire" (2015), "Metti via quel cellulare" (2017), scritto con i figli, hanno tutti superato le centomila copie; "La guerra dei nostri nonni" le duecentomila. Ha vinto il premio Estense nel 2006 per "I grandi vecchi" e, tra gli altri, i premi Fregene, Hemingway, Cinqueterre, il Premio Nazionale Anpi "Benedetto Fabrizi", il premio letterario "La Tore Isola d'Elba" per il romanzo "La mia anima è ovunque tu sia" (70.000 copie, pubblicato in Germania da Beck), il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante. Con il libro "L'Italia s'è ridesta. Viaggio nel Paese che resiste e rinasce" ha vinto il premio Giovanni Spadolini 2013, con "Basta piangere!" il premio Maria Grazia Cutuli, con "La guerra dei nostri nonni" il premio Biagio Agnes. Ha vinto inoltre anche il Premio "Buone Notizie 2013", consegnato a Caserta nel gennaio dello stesso anno. Ha due figli, Francesco e Rossana. Dal 10 gennaio 2017 è titolare della rubrica delle lettere del Corriere della Sera. Il 19 settembre 2018 esce nelle librerie il suo libro, "Giuro che non avrò più fame. L'Italia della Ricostruzione", edito da Mondadori, suo editore storico. Il 20 settembre 2019 viene pubblicato il suo romanzo "Peccati immortali", scritto con Fabrizio Roncone.
Cristina Cassar Scalia
Cristina Cassar Scalia è nata nel 1977 ed è originaria di Noto. Medico specializzato in oftalmologia, attualmente vive e lavora a Catania. Ha pubblicato per Sperling & Kupfer La seconda estate che nel 2014 è stato insignito del Premio Internazionale Capalbio Opera Prima, e Le stanze dello scirocco (2015). Nel 2018 ha pubblicato per Einaudi Sabbia nera, di cui sono già stati opzionati i diritti per il cinema e la tv, primo romanzo con protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi.
Maurizio De Giovanni
Maurizio de Giovanni (Napoli, 31 marzo 1958) è uno scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano, autore perlopiù di romanzi gialli, nato nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Nel 2005 partecipa a un concorso riservato a giallisti emergenti indetto da Porsche Italia presso il Gran Caffè Gambrinus, ideando un racconto ambientato nella Napoli degli anni trenta intitolato "I vivi e i morti", con protagonista il commissario Ricciardi. Il racconto è la base di un romanzo edito da Graus Editore nel 2006, "Le lacrime del pagliaccio", poi riedito l'anno successivo con il titolo "Il senso del dolore": ha così inizio la serie di inchieste del Commissario Ricciardi.
Vengono così pubblicati "Il senso del dolore", "L'inverno del commissario Ricciardi", la prima opera ispirata alle quattro stagioni, cui seguono nel 2008 "La condanna del sangue", "La primavera del commissario Ricciardi", "Il posto di ognuno", "L'estate del commissario Ricciardi" e nel 2010 "Il giorno dei morti. L'autunno del commissario Ricciardi". Nel 2011 esce in libreria, questa volta per Einaudi Stile Libero, "Per mano mia. Il Natale del commissario Ricciardi"; nel 2012 l'autore si cimenta in un noir ambientato nella Napoli contemporanea e pubblica con Mondadori il libro intitolato "Il metodo del coccodrillo" che vede protagonista l'Ispettore Lojacono, un nuovo personaggio.
Nello stesso anno con Einaudi, oltre a pubblicare le stagioni del commissario Ricciardi in versione tascabile, pubblica il romanzo "Vipera. Nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi", ambientato nella Pasqua del 1932. Nel 2013 torna in libreria con il romanzo "I bastardi di Pizzofalcone", ispirato all'87º Distretto di Ed McBain, segnando la transizione del personaggio dal genere noir al police procedural. Non molto tempo dopo De Giovanni dà alle stampe "Buio per i bastardi di Pizzofalcone"; da questa serie di romanzi sarà tratta una fiction televisiva.
Nello stesso mese all'interno dell'antologia "Regalo di Natale" edito da Sellerio esce un suo racconto dal titolo "Un giorno di Settembre a Natale". Nel 2014 per le Edizioni Cento Autori esce in libreria l'antologia intitolata "Le mani insanguinate", una raccolta di quindici tra i suoi migliori racconti noir. Esce a luglio 2014 "In fondo al tuo cuore", sempre per Einaudi, nuovo romanzo del commissario Ricciardi e nello stesso anno "Gelo per i bastardi di Pizzofalcone", un nuovo racconto incentrato sulla squadra dell'Ispettore Lojacono. Nel luglio 2015 esce "Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi" e l'anno successivo "Serenata senza nome. Notturno per il commissario Ricciardi". Nel dicembre 2016 esce "Pane per i bastardi di Pizzofalcone".
L'anno 2017 vede la pubblicazione del primo di una nuova trilogia di libri di genere mistery chiamata 'I guardiani'. Nel dicembre 2015 il comune di Cervinara gli conferisce la cittadinanza onoraria. Molti dei suoi romanzi sono stati tradotti in inglese, spagnolo e catalano, in tedesco e francese. Fa parte del gruppo di scrittori che conducono il laboratorio di scrittura con i ragazzi reclusi nell'Istituto Penale Minorile di Nisida.
Luis Sepúlveda
Luis Sepúlveda Calfucura (Ovalle, 4 ottobre 1949 – Oviedo, 16 aprile 2020) è stato uno scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista e attivista cileno naturalizzato francese.
Nato in Cile, Sepúlveda ha lasciato il suo Paese al termine di un'intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l'incarcerazione da parte del regime del generale Augusto Pinochet. Ha viaggiato a lungo in America Latina e poi nel resto del mondo, anche al seguito degli equipaggi di Greenpeace. Dopo aver risieduto ad Amburgo e a Parigi, è andato a vivere in Spagna, nelle Asturie.
Autore di libri di poesia, «radioromanzi» e racconti – oltre allo spagnolo, sua lingua madre, parlava correttamente inglese, francese e italiano – ha conquistato la scena letteraria con il suo primo romanzo, "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore", apparso per la prima volta in Spagna nel 1989 e in Italia nel 1993. Amatissimo dal suo pubblico, in particolare dai lettori italiani, ha pubblicato da allora numerosi altri romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra i quali spicca "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare".
Agli inizi di febbraio 2020 Sepúlveda viene contagiato dal SARS-CoV-2. Avverte i primi sintomi di COVID-19 il 25 febbraio e due giorni dopo viene ricoverato al Central University Hospital of Asturias di Oviedo, dove muore il 16 aprile seguente.
Sara Rattaro
Sara Rattaro (Genova, 9 giugno 1975) è una scrittrice italiana. Si laurea in biologia nel 1999 e successivamente in scienze della comunicazione nel 2009. Il suo primo romanzo dal titolo "Sulla sedia sbagliata" viene pubblicato nel 2010, nel 2012 "Un uso qualunque di te" in poche settimane scala le classifiche dei libri più venduti. Il romanzo "Non volare via" ha vinto il Premio città di Rieti 2014. "Niente è come te" ha vinto il Premio Bancarella 2015.Nel 2015 è stata nominata ambasciatrice EXPO, nello stesso anno il suo primo romanzo, "Sulla sedia sbagliata", ha vinto il premio Speciale "Fortunato Seminara" al Rhegium Julii. A marzo 2016 viene pubblicato "Splendi più che puoi", un romanzo sulla violenza di genere basato su una storia vera che il 16 luglio 2016 si aggiudica il Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice. Nel Marzo 2017 pubblica con l'editore Sperling e Kupfer "L'amore addosso" e con Mondadori a ottobre dello stesso anno esce il suo primo romanzo per ragazzi "Il cacciatore di sogni", la storia di Albert Bruce Sabin vista con gli occhi di un adolescente. Nell'estate 2017 "Splendi più che puoi" riceve il premio Fenice Europa nella sezione "Claudia Malizia".
Ian McEwan
Ian Russell McEwan (Aldershot, 21 giugno 1948) è uno scrittore e sceneggiatore britannico.
Vive ad Oxford. È autore di due raccolte di racconti e di oltre dieci romanzi. Tutti i suoi libri vengono pubblicati in Italia da Einaudi. La sua prima pubblicazione è la collezione di racconti "Primo amore, ultimi riti nel 1975". Nel 1998 fa discutere la sua premiazione al Booker Prize per il romanzo "Amsterdam". Il libro del 1997 "L'amore fatale", su una persona affetta dalla Sindrome di de Clerambault, viene da molti considerato un capolavoro, ma anche il suo romanzo "Espiazione" ha ricevuto critiche egualmente favorevoli.
Nel marzo e nell'aprile 2004, solo qualche mese dopo che il governo britannico lo aveva invitato a presenziare a una cena in onore della First Lady Laura Bush, a McEwan è stato negato l'ingresso negli Stati Uniti dal Dipartimento per la Homeland Security non essendo provvisto del visto corretto per un soggiorno di lavoro (lo scrittore si accingeva a tenere una serie di lezioni dietro compenso). Solo dopo diversi giorni di esposizione del caso sulla stampa britannica a McEwan è stato concesso l'ingresso, a ragione del fatto che, come illustrato da un funzionario di frontiera, «siamo ancora dell'avviso che lei non dovrebbe entrare, ma il suo caso ci sta procurando un danno di immagine.»
Sposato due volte, dalla prima moglie ha avuto due figli lungamente contesi. Nel 2002 scoprì di avere un fratello maggiore che la madre, Rose Wort, aveva dato in adozione durante la seconda guerra mondiale, quando era sposata con il primo marito che si trovava al fronte ma aveva una relazione con David McEwan di cui era rimasta incinta. Il primo marito morì al fronte e dopo il conflitto Rose e David si ritrovarono, si sposarono e dal loro matrimonio nacque Ian.
È soprannominato "Ian Macabre" per i toni cupi di molte delle sue narrazioni.
Giampaolo Pansa
Giampaolo Pansa (Casale Monferrato, 1º ottobre 1935 – Roma, 12 gennaio 2020) è stato un giornalista, scrittore, saggista e opinionista italiano. Nativo di Casale Monferrato, dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato con 110/110 e lode in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Torino con una tesi intitolata Guerra partigiana tra Genova e il Po. Il lavoro gli procurò il «premio Einaudi» (la tesi fu poi pubblicata da Laterza nel 1967). Durante gli anni universitari, si concentrò verso gli studi storici sulla Seconda guerra mondiale e sulla Resistenza italiana. Dal primo matrimonio, con Lidia Casalone, è nato nel 1962 un figlio, Alessandro, ex amministratore delegato di Finmeccanica, morto l'11 novembre 2017, all'età di 55 anni. In seconde nozze Pansa ha sposato la scrittrice Adele Grisendi con la quale conviveva dal 1989.
Nel 2001 Pansa pubblica "Le notti dei fuochi", sulla guerra civile italiana combattuta tra il 1919 e il 1922, conclusa con la presa del potere da parte del fascismo. Nel 2002 esce "I figli dell'Aquila", racconto della storia di un soldato volontario dell'esercito della Repubblica sociale italiana. Comincia poi il ciclo «dei vinti», cioè una serie libri sulle violenze compiute da partigiani nei confronti di fascisti durante e dopo la seconda guerra mondiale: "Il sangue dei vinti" (vincitore del Premio Cimitile 2005), "Sconosciuto 1945", "La Grande Bugia" e "I vinti non dimenticano" (2010).
Pansa recupera fonti e racconta molte storie personali di cosiddetti "vinti" in una forma che è stata definita un misto fra romanzo storico, feuilleton e pamphlet per il gruppo delle sue sei opere principali sulla resistenza. Nel 2011 pubblica "Poco o niente. Eravamo poveri. Torneremo poveri", in cui ritrae l'Italia degli umili tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX attraverso la storia dei propri nonni e genitori.
Giuseppina Torregrossa
Giuseppina Torregrossa è una scrittrice nata a Palermo il 21 agosto 1956. Laureata in medicina e chirurgia e specializzata in ginecologia, ha lavorato alla clinica ostetrica del policlinico Umberto I di Roma. Ha esordito come scrittrice a 51 anni, nel 2007, con il romanzo "L'assaggiatrice". Passata a Mondadori, nel 2009 ha pubblicato "Il conto delle minne". Con il monologo teatrale "Adele" ha vinto nel 2008 il premio opera prima "Donne e teatro" di Roma. Nel 2013 è finalista del premio Fedeli, mentre nel 2015 vince il Premio letterario internazionale Nino Martoglio e il premio Baccante. Impegnata nel volontariato, è vicepresidente del Comitato romano dell'Associazione per la lotta ai tumori al seno (ALTS), e responsabile del programma di prevenzione dei tumori dell’apparato riproduttivo nel carcere femminile di “Rebibbia“ e di “Termini Imerese – Palermo”.
Gianrico Carofiglio
Gianrico Carofiglio (Bari, 30 maggio 1961) è uno scrittore, ex politico ed ex magistrato italiano. Magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore a Prato, pubblico ministero a Foggia e in seguito ha svolto le funzioni di Sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Bari.
Al momento di rientrare in servizio, dopo il mandato parlamentare, ha dato le dimissioni dalla magistratura, dichiarando di volersi dedicare alla scrittura a tempo pieno. Ha esordito nella narrativa, dopo parecchie pubblicazioni tecniche e di settore, con "Testimone inconsapevole" (Sellerio, 2002). Con questo romanzo Carofiglio ha aperto il filone del thriller legale italiano. Le vicende dell'avvocato Guido Guerrieri hanno portato l'autore a diversi riconoscimenti per il primo romanzo.
Nel 2003 esce "Ad occhi chiusi" (Sellerio, 2003), la seconda opera che ha come protagonista l'avvocato, decretando il successo definitivo dell'autore agli occhi di pubblico e critica. Nel 2007 è stato pubblicato da Rizzoli "Cacciatori nelle tenebre", il graphic novel con protagonista l'ispettore Carmelo Tancredi, illustrata dai disegni del fratello dell'autore, Francesco. Quest'opera ha ricevuto, a Belpasso, il premio Martoglio. È stato il primo graphic novel entrato nelle classifiche dei libri più venduti nella categoria narrativa italiana. Il 24 giugno 2014 con Einaudi pubblica il romanzo "Una mutevole verità", nell'ottobre 2014 "La regola dell'equilibrio", nuova avventura dell'avvocato Guerrieri.
Il 25 ottobre 2016 viene pubblicato "L'estate fredda" con un nuovo caso per maresciallo dei carabinieri Pietro Fenoglio, piemontese in servizio nel Sud delle mafie, già conosciuto come protagonista di "Una mutevole verità". A ottobre 2017 esce "Le tre del mattino", storia del serrato confronto fra un padre ed un figlio, confronto da cui ambedue riemergeranno profondamente diversi.
In totale i suoi libri hanno venduto cinque milioni di copie e sono stati tradotti in ventotto lingue
Andrea Camilleri
Andrea Calogero Camilleri (Porto Empedocle, 6 settembre 1925 – Roma, 17 luglio 2019) è stato uno scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e insegnante italiano. Vive a Roma dalla fine degli anni quaranta e dal 1968 trascorre alcuni mesi l'anno a Bagnolo, nel territorio del Monte Amiata in Toscana, borgo da lui descritto come suo "luogo del cuore". Dal 1939 al 1943, dopo una breve esperienza in collegio vescovile (fu espulso perché lanciò delle uova contro un crocifisso), studia al Liceo Classico "Empedocle" di Agrigento dove nel 1943 otterrà la maturità senza fare esami, poiché, a causa dei bombardamenti e in previsione dell'imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate, le autorità scolastiche decisero di chiudere le scuole e di considerare valido il secondo scrutinio trimestrale.
A giugno dello stesso anno comincia, come ricorda lo scrittore, «una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere, di sangue, di paure». Tra il 1946 e il 1947 vive a Enna, in due misere stanzette: «...Ed io, proprio in quelle due stanzette, credo di essermi formato come scrittore». Incomincia a lavorare come regista teatrale nel 1942. Nel 1944 si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Palermo, ma non consegue la laurea. Nel 1954 partecipa con successo a un concorso per funzionari Rai, ma non viene assunto perché, dice lui, comunista. Entra alla Rai tre anni dopo. Nel 1957 sposa Rosetta Dello Siesto. Ha tre figlie e quattro nipoti.
Nel 1992 riprende a scrivere dopo dodici anni di pausa e pubblica "La stagione della caccia" e nel 1993 "La bolla di componenda", entrambe presso Sellerio Editore. Nel 1994 pubblica "La forma dell'acqua", primo romanzo poliziesco con il commissario Montalbano e successivamente (1995) "Il birraio di Preston". Dal 1995 al 2003 si amplia il fenomeno Camilleri, che di fatto esplode nel 1998. Titoli come "Il birraio di Preston" (quasi 70.000 copie vendute), "La concessione del telefono" e "La mossa del cavallo" (1999) vanno a ruba, mentre la serie televisiva su Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, ne fa ormai un autore cult. Negli anni seguenti sino a oggi Camilleri continua a pubblicare numerosi romanzi con protagonista Montalbano o che trattano eventi storici rielaborati dalla sua fantasia. Camilleri è stato tradotto in almeno 120 lingue (tra cui inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, irlandese, russo, polacco, greco, norvegese, ungherese, giapponese, ebraico e croato) e ha venduto più di 10 milioni di copie. La mattina del 17 giugno 2019, Camilleri è stato ricoverato all'ospedale Santo Spirito di Roma per un arresto cardiorespiratorio. Giunto in condizioni critiche, viene ricoverato, in prognosi riservata, nel reparto di rianimazione, dove muore il 17 luglio dello stesso anno senza mai aver ripreso conoscenza.
Helena Janeczek
Helena Janeczek (Monaco di Baviera, 1964) è una scrittrice tedesca naturalizzata italiana. Nata a Monaco nel 1964 da una famiglia di ebrei originari della Polonia e naturalizzati tedeschi, dal 1983 vive in Italia, dove ha pubblicato una raccolta di poesie in tedesco ed è lettrice per Mondadori della sezione Letteratura straniera. "Lezioni di tenebra" - ampiamente autobiografico - è uscito in prima edizione per Mondadori nel 1997 ed è stato ripubblicato nel 2011 da Guanda. Il libro ha vinto il Premio Bagutta Opera Prima. Del 2002 è il romanzo "Cibo". Segue, per il Saggiatore, "Bloody Cow", storia di Clare Tomkins, la prima vittima della malattia di Creutzfeldt-Jakob, comunemente nota come "mucca pazza". Per Guanda ha pubblicato "Le rondini di Montecassino", per raccontare la presenza di polacchi, pachistani (e altre nazionalità dimenticate) a una delle battaglie più cruente della seconda guerra mondiale. Di recente il romanzo è stato tradotto in altre lingue. Collabora con "Nazione Indiana" e "Nuovi Argomenti". Prima di approdare in Mondadori era in Adelphi da cui è uscita per dissensi sulla linea editoriale. Ha tradotto Albert Ehrenstein (1886-1950), Itzhak Katzenelson (1886-1944) e altri poeti. Vive a Gallarate e lavora a Milano. È stata protagonista di molti incontri sul tema della shoah, offrendo sul tema il suo pensiero e le sue idee. Con il romanzo "La ragazza con la Leica", biografia della prima fotoreporter caduta in guerra Gerda Taro, edito nel 2017, ha vinto il Premio Bagutta 2018 e il premio Strega 2018.
Luciano De Crescenzo
«Credo di essere una di quelle scalette con soli tre gradini, che si trovano nelle biblioteche e che consentono di prendere i libri dagli scaffali che stanno più in alto.»
Luciano De Crescenzo, "Storia della filosofia medievale".
Luciano De Crescenzo (Napoli, 18 agosto 1928 – Roma, 18 luglio 2019) è stato uno scrittore, regista, attore e conduttore televisivo italiano. Prima di dedicarsi alla narrativa, alla saggistica e allo spettacolo, svolse la professione di ingegnere. Nacque nel quartiere San Ferdinando, nella zona di Santa Lucia, dove frequentò le elementari assieme a Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer. Nella sua autobiografia raccontò che i genitori si sposarono piuttosto tardi, essendosi conosciuti attraverso "presentazione fotografica". Da giovane lavorò nella ditta di guanti gestita dal padre, durante la Seconda guerra mondiale la famiglia De Crescenzo si spostò a Cassino, poiché il padre riteneva che questo luogo sarebbe stato più sicuro di altri: "il ventre della vacca" (le cose andarono diversamente, infatti Cassino fu rasa al suolo).
Dopo essersi laureato in ingegneria idraulica col massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", capì nel 1976 la sua vera vocazione, ovvero quella di "scrittore divulgatore". Prima di trasferirsi a Milano, ebbe modo di sperimentare le difficoltà applicative della sua laurea: non riuscendo a trovare adeguata sistemazione nel campo geologico-geotecnico, svolse attività differenti, come il venditore di tappeti in un negozio a Napoli, e persino il cronometrista alle Olimpiadi di Roma, nel 1960. Dopo tale periodo, accettò di trasferirsi nel capoluogo lombardo, dove venne assunto all'IBM, rimanendovi per un ventennio circa, in qualità di addetto alle pubbliche relazioni. Promosso dirigente, decise di lasciare il suo lavoro e dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, favorito anche dall'interessamento di Maurizio Costanzo, padrino della sua prima opera, "Così parlò Bellavista".
Il suo libro vendette più di 600.000 copie e fu tradotto anche in giapponese, diventando un vero e proprio caso letterario. Ha pubblicato in totale cinquanta libri, vendendo 18 milioni di copie nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi. Luciano De Crescenzo affiancò sempre alla sua attività di scrittore quella di divulgatore, capace di introdurre anche il lettore più inesperto ai problemi sollevati dalla filosofia antica; oltre ai suoi numerosi libri nel corso degli anni ottanta e novanta condusse sulle reti Rai una trasmissione televisiva ("Zeus - Le Gesta degli Dei e degli Eroi") sui miti e sulle leggende degli antichi greci, pubblicata da Arnoldo Mondadori Editore e ritrasmessa anche da Mediaset. Nel 1994 la città di Atene gli conferì la cittadinanza onoraria, proprio per i suoi lavori di divulgazione sulla filosofia greca. De Crescenzo si interessò anche alla filosofia medievale e in minor misura a quella moderna e contemporanea.
Negli ultimi anni soffrì di una particolare malattia neurologica, la prosopagnosia, che non gli permetteva di riconoscere i volti delle persone conosciute. È morto il 18 luglio 2019 a quasi 91 anni a Roma.
Antonio Scurati
Antonio Scurati (Napoli, 25 giugno 1969) è uno scrittore e accademico italiano.
Laureatosi in Filosofia all'Università degli Studi di Milano, prosegue gli studi all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi e completa la sua formazione conseguendo un dottorato di ricerca in Teoria e analisi del testo all'Università di Bergamo. Docente e ricercatore nell'ateneo bergamasco, coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Sempre presso l'Università di Bergamo insegna Teorie e tecniche del linguaggio televisivo. Nel 2005 diviene Ricercatore in Cinema, Fotografia, Televisione e nel 2008 si trasferisce alla IULM di Milano, dove svolge l'attività di ricercatore e docente titolare nell'ambito del Laboratorio di Scrittura Creativa e del Laboratorio di Oralità e Retorica.
Ha pubblicato nel 2003 il saggio "Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale", finalista al Premio Viareggio. Il suo romanzo "Il sopravvissuto" (Bompiani, 2005) ha vinto (ex aequo con Pino Roveredo) la XLIII edizione del Premio Campiello. Nel 2006 è stato pubblicato in una nuova versione il suo romanzo d'esordio, "Il rumore sordo della battaglia". Nel 2006, presso Bompiani, è uscito il saggio "La letteratura dell'inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della televisione": una riflessione su media, dadaismo, letteratura e umanesimo.
Collabora col settimanale Internazionale e il quotidiano La Stampa. Nel 2007 viene pubblicato "Una storia romantica". Nello stesso anno realizza per Fandango il documentario "La stagione dell'amore", un film che indaga sul tema dell'amore nell'Italia contemporanea, riprendendo l'inchiesta realizzata nel 1965 da Pier Paolo Pasolini in Comizi d'amore. Nel 2009 pubblica "Il bambino che sognava la fine del mondo", romanzo che mescola realtà e finzione, prendendo spunto dalla cronaca per descrivere impietosamente la fame di tragedie da parte dei mass-media e del mondo dell'informazione in generale.
Nel 2010 pubblica "Gli anni che non stiamo vivendo. Il tempo della cronaca", una raccolta di articoli sui principali fatti contemporanei di cronaca nera, politica e attualità. Nel 2015 è uscito, ancora per Bompiani, "Il tempo migliore della nostra vita", opera fra il romanzesco e il biografico, dedicata alla vita di Leone Ginzburg.
Nel settembre 2018 pubblica "M. Il figlio del secolo", primo volume di una trilogia su Benito Mussolini destinata a raccontare la storia italiana dal 23 marzo 1919 - giorno della fondazione dei Fasci di combattimento - al 1945. M. si chiude col discorso pronunciato il 3 gennaio 1925 alla Camera dei deputati, instaurazione ufficiale della dittatura dopo la crisi politica determinata dall'omicidio di Giacomo Matteotti. Il romanzo è tra i finalisti della 73esima edizione del Premio Strega.
Paolo Cognetti
Paolo Cognetti (Milano, 27 gennaio 1978) è uno scrittore italiano.
Ha cominciato a scrivere verso i diciotto anni. Ha studiato matematica all'università e letteratura americana da autodidatta. Abbandonati gli studi accademici, nel 1999 si è diplomato alla Civica Scuola di Cinema di Milano, e con l'amico Giorgio Carella ha fondato una casa di produzione indipendente, Cameracar. Nel decennio successivo si è dedicato alla realizzazione di documentari a carattere sociale, politico e letterario.
Come narratore ha esordito nel 2003 con il racconto Fare ordine, vincitore del Premio Subway-Letteratura e l'anno successivo all'interno dell'antologia La qualità dell'aria, curata da Nicola Lagioia e Christian Raimo. Negli anni seguenti ha pubblicato le due raccolte di racconti Manuale per ragazze di successo (2004) e Una cosa piccola che sta per esplodere (2007) e il "romanzo di racconti" Sofia si veste sempre di nero (2012), tutti usciti per minimum fax, vincitori di numerosi premi.
Dopo una serie di documentari sulla letteratura americana (Scrivere/New York, 2004) ha pubblicato nel 2010 New York è una finestra senza tende, viaggio intimo e letterario per le strade di Gotham, seguito nel 2014 da Tutte le mie preghiere guardano verso ovest, altri vagabondaggi newyorkesi. Nel 2015 ha inoltre curato per Einaudi l'antologia New York Stories. L'altra passione di Cognetti è la montagna, dove trascorre in solitudine alcuni mesi all'anno. Da questi eremitaggi è nato un diario, Il ragazzo selvatico, del 2013. Nel 2014 è uscito per minimum fax A pesca nelle pozze più profonde, una meditazione sull'arte di scrivere racconti. È anche autore di documentari e inchieste sulla giovane letteratura statunitense, ma sono le sue raccolte di racconti ad aver convinto del suo talento e del suo rigore, e della sua moralità di scrittore vero. L'8 novembre del 2016 è uscito per Einaudi il suo primo romanzo in senso stretto: Le otto montagne, venduto in 30 paesi ancor prima della pubblicazione, con il quale si è aggiudicato il Premio Strega 2017.
Stephen King
Stephen Edwin King (Portland, 21 settembre 1947) è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror, del XX e XXI secolo. Scrittore molto prolifico, nel corso della sua carriera iniziata nel 1974 con "Carrie", ha pubblicato oltre ottanta opere, anche con lo pseudonimo di Richard Bachman, fra romanzi e antologie di racconti, entrate spesso nella classifica dei best seller e vendendo oltre 500 milioni di copie. Molti suoi racconti hanno avuto trasposizioni cinematografiche o televisive, dirette anche da grandi autori come Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, David Cronenberg o George A. Romero. Pochi autori letterari, a parte Shakespeare, Agatha Christie o Arthur Conan Doyle, hanno ottenuto un numero paragonabile di adattamenti delle proprie opere. Grazie al suo enorme successo popolare e per la straordinaria capacità di raccontare l'infanzia nei propri romanzi è stato paragonato a Charles Dickens, paragone che lui stesso, nella prefazione a "Il miglio verde", pubblicato a puntate nello stile di Dickens, ha sostenuto essere più adeguato per autori come John Irving o Salman Rushdie. Fa parte del gruppo musicale, composto unicamente da scrittori, chiamato Rock Bottom Remainders.
Jojo Moyes
Pauline Sara Jo "Jojo" Moyes nasce a Londra nel 1969 e studia presso due diversi e prestigiosi college: il Royal Holloway, presso la University of London, e al Bedford New College. Nel 1992 vince una borsa di studio finanziata dal giornale The Independent per frequentare un corso post-laurea di giornalismo ed editoria alla City University London. Per i successivi dieci anni ha lavorato per The Independent a Londra e per il Sunday Morning Post a Hong Kong, come Assistant News Editor fino al 2002, e successivamente come Arts and Media Correspondant. Dal 2002 diventa anche scrittrice a tempo pieno, dedicandosi al genere Romance e alla letteratura femminile. Moyes vive in una fattoria a Saffron Walden, in Essex, con il marito, il giornalista Charles Arthur, e i loro tre figli. Raggiunge la piena notorietà con il romanzo "Io prima di te", edito da Mondadori nel 2014: il romanzo riscuote un vasto successo. Dal libro è stato poi tratto il film che ha reso l'autrice una tra le più popolari e amate dal pubblico.
Marco Missiroli
Marco Missiroli (Rimini, 2 febbraio 1981) è uno scrittore italiano. Vive a Rimini fino alla maturità scientifica, trasferendosi successivamente a Bologna per iscriversi al corso in Scienze della comunicazione dell'Alma Mater Studiorum. Nel 2002 segue i corsi della Scuola Holden a Cesena, esperienza conclusa non in modo positivo. Si laurea nel 2005 con la tesi L'oggetto culturale nell'industria italiana. Il caso del Signor M. ovvero i criteri di pubblicazione di un libro.
Il suo romanzo d'esordio, Senza coda (Fanucci, 2005), ha ricevuto nel 2006 il Premio Campiello Opera prima; si tratta di un'opera che racconta "di un'infanzia che si misura angosciosamente con il mondo adulto, con le sue sopraffazioni e violenze, varcando la linea d'ombra che conduce ad una pensosa maturità". È stato ripubblicato da Feltrinelli nel gennaio 2017 nella collana dei tascabili UE. Il 22 marzo 2007 pubblica con Guanda il romanzo "Il buio addosso" (premio Insula romana 2008).
Il 12 febbraio 2009 viene messo in commercio il terzo romanzo, Bianco (Guanda), che vince la XXVIII edizione del Premio Comisso, il Premio Tondelli 2009 e il premio della critica Ninfa-Camarina 2010. Il 23 febbraio 2012 viene pubblicato il romanzo Il senso dell'elefante (Guanda), che vince il Premio Campiello Giuria dei Letterati 2012, il premio Vigevano - Lucio Mastronardi, il premio Bergamo. Nel febbraio 2015 esce per Feltrinelli il romanzo "Atti osceni in luogo privato", bestseller, vincitore del Premio SuperMondello 2015 e del Premio letterario Elba. Ha pubblicato nel 2019 il romanzo "Fedeltà" per Einaudi. È tradotto in molti Paesi. Vive a Milano. Scrive per la cultura del Corriere della Sera.
Raymond Carver
Carver è stato certamente un maestro della narrativa breve. Lo si è, inoltre, considerato un capostipite del minimalismo letterario americano.
I suoi racconti hanno per protagonisti gente comune, individui modesti nel lavoro e nelle abitudini, e spesso colti dalla disperazione: uomini e donne che si dibattono o si trascinano tra le difficoltà della vita di un'America di provincia. Con la sua scrittura lineare ma attentamente e finemente cesellata, Carver conduce il lettore attraverso una grigia quotidianità per svelargli, d'improvviso, solo per un attimo, quel poco di verità e autenticità che resta nelle piccole vite descritte.
Nella sua poesia c'è la radice profonda dell'ispirazione letteraria di Carver. È una poesia fortemente concentrata sulla vita quotidiana, di cui, attraverso l'uso di un linguaggio ordinario, riesce a esprimere efficacemente le tensioni fondamentali: un certo spaesamento esistenziale, la paura della morte, il bisogno di essere amati, di essere salvati, di comunicare in modo sincero. Accostarsi alla scrittura di Carver e avvertirne tutta l'interiore necessità significa, dunque, comprendere come la letteratura possa essere realmente una questione di vita o di morte.
Certamente influenzato, nel suo realismo, dal Fitzgerald de Il grande Gatsby o dall'Hemingway dei racconti, Carver a sua volta si è imposto come un maestro del raccontare la vita. Lo scrittore giapponese Haruki Murakami, che ha anche tradotto alcuni testi di Carver, ad esempio lo considera tra i pochi autori - e l'unico contemporaneo - che lo abbiano ispirato. E il titolo originale del suo L'arte di correre, What I Talk About When I Talk About Running, riprende esplicitamente il titolo della raccolta carveriana Di cosa parliamo quando parliamo d'amore.
Agota Kristof
Ágota Kristóf (Csikvánd, 30 ottobre 1935 – Neuchâtel, 27 luglio 2011[1]) è stata una scrittrice ungherese naturalizzata svizzera.Come autrice, si è espressa esclusivamente in francese, la sua seconda lingua, che non riuscirà mai a padroneggiare pienamente e senza errori, una circostanza che, nella narrazione autobiografica, portò la scrittrice a definire se stessa come un'«analfabeta». Ágota Kristóf nacque il 30 ottobre 1935 a Csikvánd, un villaggio dell'Ungheria "privo di stazione, di elettricità, di acqua corrente, di telefono". A 4 anni impara a leggere correttamente e a 14 a scrivere le sue prime poesie e le sue prime pièce teatrali, e all'età adolescenziale viene mandata in un collegio di sole ragazze.
Nel 1956, in seguito all'intervento in Ungheria dell'Armata Rossa per soffocare la rivolta popolare contro l'invasione sovietica, fugge con il marito e la figlia in Svizzera e si stabilisce a Neuchâtel, dove vivrà fino alla morte. Non perdonerà mai al marito la decisione di allora, presa per paura di essere arrestato dai sovietici, tanto che in una intervista dirà: «Due anni di galera in Urss erano probabilmente meglio di cinque anni di fabbrica in Svizzera»[.È sepolta a Koszeg nel principato di Vas in Ungheria. A Neuchâtel Ágota Kristóf impara il francese, che adotterà per la sua scrittura letteraria. Raggiunge il successo internazionale nel 1987, con la pubblicazione de Le grand cahier (Il grande quaderno), che viene eletto "Livre Européen". Le grand cahier confluirà, insieme a La preuve (La prova) e Le troisième mensonge (La terza menzogna), nella Trilogie (Trilogia della città di K.), il riconosciuto capolavoro letterario di Ágota Kristóf, stampato in oltre 30 paesi. I personaggi dei racconti di Kristóf sono spesso segnati dalla condizione esistenziale dell'erranza, l'impossibilità di riattingere ai luoghi delle proprie origini.
Alejandro Jodorowsky
Jodorowsky nasce a Tocopilla, una località costiera sita nel Cile settentrionale, il 17 febbraio del 1929, figlio di Jaime Jodorowsky Groismann e di Sara Felicidad Prullansky Trumper, ambedue di origini ebraico-ucraine. Si trasferì nel 1953 a Parigi, dove fondò con Fernando Arrabal e Roland Topor il movimento teatrale Panico (volume edito in Italia nel 1978 da Pellicanolibri) nato da un incontro col poeta editore Beppe Costa. Jodorowsky è stato per diverso tempo allievo ed assistente di Marcel Marceau, fino ad arrivare ad esserne il più stretto collaboratore. Per Marceau scrisse Il fabbricante di maschere, La Gabbia, Il divoratore di cuori, La sciabola del samurai e Bip venditore di ceramica. Oltre che direttore di teatro, è autore di pantomime e pièce teatrali, di romanzi e fumetti.
José Saramago
José de Sousa Saramago nasce ad Azinhaga, in Portogallo il 16 novembre 1922. Trasferitosi a Lisbona con la famiglia in giovane età, abbandonò gli studi universitari per difficoltà economiche, mantenendosi con i lavori più diversi. Ha infatti lavorato come fabbro, disegnatore, correttore di bozze, traduttore, giornalista, fino a impiegarsi stabilmente in campo editoriale, lavorando per dodici anni come direttore letterario e di produzione.
Il suo primo romanzo, "Terra del peccato", del 1947, non riceve un grande successo nel Portogallo oscurantista di Salazar, il dittatore che Saramago non ha mai smesso di combattere, ricambiato con la censura sistematica dei suoi scritti giornalistici. Nel 1959 si iscrive al Partito Comunista Portoghese che opera nella clandestinità sfuggendo sempre alle insidie ed alle trappole della famigerata Pide, la polizia politica del regime. In effetti, bisogna sottolineare che per capire la vita e l'opera di questo scrittore non si può prescindere dal costante impegno politico che ha sempre profuso in ogni sua attività.
Fred Vargas
Fred Vargas, pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau (Parigi, 7 giugno 1957), è una scrittrice francese. Autrice anche di sceneggiature per la televisione, come scrittrice è specializzata in letteratura poliziesca e scrive le prime stesure dei suoi romanzi in ventuno giorni durante il periodo di vacanza che si concede annualmente. Vargas ricerca innanzi tutto la precisione e la "sonorità" delle parole. Poi sviluppa i suoi personaggi. Atipici, logorati dalla vita, ma sempre là, pronti a battersi. Fred Vargas ama dipingerli con cura, tanto fisicamente che psicologicamente. Offre loro un vissuto, un passato e una consistenza che rendono credibili i loro intrecci.
I suoi romanzi sono senz'altro atipici nel panorama "giallo" francese poiché l'azione si svolge essenzialmente in Francia (principalmente a Parigi) e non contiene che pochissime pagine di sangue e di sesso. Dalle sue opere sono stati tratti alcuni film per la televisione.
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